Cosa è successo

Lo spaventoso incidente di Pasquetta a Bianzano, costato la vita a una coppia di Gazzaniga

Giampietro Beltrami (56 anni) e Maria Luisa Bonomi (53 anni) lasciano la figlia Simona, 26 anni

Lo spaventoso incidente di Pasquetta a Bianzano, costato la vita a una coppia di Gazzaniga
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Tre coppie di amici di Gazzaniga decidono di fare un giro in moto a Pasquetta. Alle 14.30 la Kawasaki Z650 con a bordo la prima coppia si scontra, forse per un sorpasso azzardato, con una Ford Kuga condotta da un 50enne di Bianzano, che viaggiava con la moglie di 36 anni e il figlioletto di 8 mesi, sulla provinciale 40 tra Cene e Bianzano. L’auto prosegue la sua corsa in testa coda e travolge le altre due moto del gruppo: uno scooterone, che finisce sotto la macchina, e una Ducati Multistrada.

Ne scaturisce un incendio in cui ha la peggio il conducente dello scooterone, il 56enne Giampietro Beltrami, morto avvolto nelle fiamme, e la moglie Maria Luisa Bonomi, 53 anni, deceduta poco dopo l’impatto. Feriti gli altri quattro centauri coinvolti: due donne di 59 anni sono state ricoverate in prognosi riservata al Papa Giovanni XXIII e agli Spedali Civili di Brescia, dove sono state trasportate a bordo dell’elisoccorso di Bergamo e di Milano, mentre i loro mariti di 62 e 65 anni sono stati trasportati agli ospedali di Piario e alle cliniche Gavazzeni. Illesa la famigliola a bordo della Ford, anche grazie alla prontezza di riflessi con cui ha abbondonato l’abitacolo in fiamme.

Questa la ricostruzione dello spaventoso incidente di ieri, 18 aprile, confermata dalle tante persone presenti sulla strada al momento dello schianto. Pare che l’impatto tra la Kawasaki e l’auto sia stato particolarmente violento, tant’è che la moto sarebbe praticamente saltata in aria, perdendo vari pezzi sulla carreggiata. I soccorsi sono arrivati in ritardo perché è stato difficile effettuare la chiamata: nella zona non c’è campo.

Maria Luisa e Giampietro abitavano in vicolo Macallè 1, nella casa dove la donna (che lavorava come operatrice sanitaria alla casa di riposo della Fondazione San Giuseppe in paese) era nata e aveva sempre vissuto la sua famiglia di origine.

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