Kiran Maccali di Romano, ex concorrente del Grande Fratello, torna in carcere
Era uscito a luglio dopo due anni di detenzione, ora ne ha davanti altri quattro e mezzo per violenza domestica ed estorsione
Il carcere di Bergamo apre le sue porte per la seconda volta a Kiran Maccali, ex concorrente del Grande Fratello nel 2011. Come riportato da PrimaTreviglio, è arrivata nei giorni scorsi l’ordinanza del Tribunale che ha definito il cumulo di pena nei confronti del 36enne di origini indiane per reati di violenza sessuale, violenza domestica ed estorsione. Maccali da qualche mese viveva tra Romano e Milano, in attesa della fine dei procedimenti giudiziari che lo vedevano coinvolto.
La prima volta dietro le sbarre
In carcere Maccali ci era finito per la prima volta nel 2020, quando era stato arrestato in flagranza insieme a un cinquantenne con il quale poco prima si era reso responsabile di estorsione aggravata ai danni di un impiegato dell’ufficio postale di Romano. Lo scorso luglio, dopo due anni, il ritorno in libertà, che lo aveva fatto dire: «Il carcere mi ha cambiato, ora sono un bravo ragazzo».
Gli altri precedenti per violenza
Tuttavia, la nuova libertà non ha fatto altro che alimentare pochi mesi di fatue speranze. Il cumulo di pena lo porterà infatti a passare altri quattro anni e cinque mesi in via Gleno.
Negli anni, tante le accuse e i reati contestati a Maccali, a partire dal 2017, quando fu fermato per aggressione nei confronti dei genitori adottivi dopo che la madre aveva chiamato il 112 temendo per la propria incolumità. Accuse da cui è stato assolto. Ma otto mesi di reclusione per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato li ha scontati comunque, a fronte della reazione violenta avuta contro i Carabinieri accorsi sul posto.
Nel 2018, ancora in attesa di giudizio per il reato precedente, venne arrestato per molestie e stalking ai danni della sua ex fidanzata. La ragazza bresciana lo aveva lasciato per i continui tradimenti e soprattutto per gli atteggiamenti aggressivi causati dall’abuso di alcol. Ma l’evento più grave è quello dell’8 marzo 2018, quando, con la scusa di farle gli auguri per la festa della donna, l’aveva attesa sotto casa per poi cercare di abusare di lei, violando così anche le misure cautelari a cui era stato nel frattempo sottoposto.