Kiran Maccali, ex concorrente del Grande Fratello di Romano, condannato a sei anni e mezzo di carcere
Un sessantenne residente in paese lo ha ospitato per quattro anni «d'inferno». Estorsione, lesioni e stalking le accuse
![Kiran Maccali, ex concorrente del Grande Fratello di Romano, condannato a sei anni e mezzo di carcere](https://primabergamo.it/media/2017/07/Kiran-Maccali-1-420x252.jpg)
Estorsione, lesioni e stalking. Queste le accuse a carico di Kiran Maccali, 38enne ed ex concorrente del Grande Fratello 12, che è stato condannato a sei anni e sei mesi di carcere. Nato in India, è stato adottato da una famiglia di Romano di Lombardia - dove ha vissuto fino alla svolta televisiva.
Minacce ed estorsioni all'amico che lo ospitava
I problemi con la giustizia, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, sono arrivati dopo la partecipazione al programma. Prima è stato arrestato nel 2017 per lesioni a pubblico ufficiale, poi l'anno successivo per tentata violenza nei confronti dell'ex fidanzata e infine per maltrattamenti ai suoi genitori adottivi. Nel 2020 aveva anche partecipato a una rapina alle poste di Romano.
Per alcuni di questi reati, Maccali sta ancora scontando tre anni all'interno del carcere di Cremona. A questi, si aggiunge la denuncia da parte di un sessantenne pensionato di Romano, che tra il 2015 e il 2019 ha accolto l'ex concorrente all'interno di casa sua. Una situazione, tuttavia, raccontata in modo differente da entrambe le parti.
Maccali, in aula, ha spiegato che il pensionato gli aveva offerto ospitalità in cambio di prestazioni sessuali e con una condizione: quella di «non portare in casa gente che chiedeva soldi». Il sessantenne ha invece raccontato di essere legato al 38enne da un «sincero affetto», ma quei quattro anni sarebbero stati «un inferno».
Stando alle sue parole, l'ex gieffino lo avrebbe continuamente minacciato per ottenere soldi, a cui si sono aggiunte aggressioni e lesioni: uno di questi episodi di estorsione è stato anche ripreso da una telecamera di videosorveglianza di una banca, in cui la vittima sarebbe stata portata da Maccali.
Maccali «manipolatore e mistificatore»
Per il pm Letizia Aloisio, la versione del romanese pare la più plausibile. «Chiedeva cento, duecento, anche trecento euro al giorno a una persona con una pensione di 1.400 euro. Era fragile, voleva fare del bene», ha detto, definendo la personalità dell'imputato, Maccali, come «manipolatrice e mistificatrice».
Alla luce delle accuse, il Tribunale ha quindi emesso una sentenza di condanna per estorsione, lesioni e stalking nei confronti del 38enne, già in carcere: sei anni e mezzo di reclusione. L'accusa ne aveva chiesti sette, l'avvocato difensore Umberto Tropea di Brescia aveva chiesto invece l'assoluzione, eccezion fatta per l'episodio di lesioni, ammesso dall'imputato.
Proprio un bravo ragazzo. Li trovano giusti, al grande fratello!!!!!!