La crescita dei contagi rallenta ma non abbastanza, serve accelerare sulle vaccinazioni
Le notizie fornite dall’Ats di Bergamo e quelle che arrivano dai bollettini regionali sono però incoraggianti

I segnali di frenata nella diffusione di focolai e contagi si sono fatti via via più evidenti, ma ciò non è bastato a far sì che la Lombardia uscisse dalla zona rossa. Una colorazione che ci accompagnerà almeno fino a dopo Pasqua.
Le notizie fornite dall’Ats di Bergamo e quelle che arrivano dai bollettini regionali sono però incoraggianti. In Lombardia la crescita dei nuovi positivi pare essersi stabilizzata, così come anche l’aumento delle ospedalizzazioni.
Su scala provinciale, invece, nella Bergamasca si è registrata una flessione del tasso di incidenza settimanale, sceso a 178 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Anche l’indice di contagio Rt è inferiore a 1 e la percentuale di positivi su tamponi diagnostici è pari al 7,5 per cento. «Il plateau è stato raggiunto e superato – ha detto il direttore del Servizio epidemiologico aziendale, Alberto Zucchi -. Il sistema ospedaliero è ancora sotto pressione. Tuttavia, non si sono raggiunti i livelli di sofferenza della prima ondata».
Capitolo vaccini
Le note dolenti arrivano dai dati sulle vaccinazioni e, in particolare, dalla campagna riservata agli anziani con più di 80 anni. Se è pur vero che su scala regionale la Bergamasca è la provincia con la percentuale più elevata di prime dosi somministrate agli ultraottantenni, non mancano i disservizi legati alla gestione delle convocazioni.
Troppi gli anziani prenotati che non sono stati avvisati da Regione Lombardia sul luogo, il giorno e l’orario cui presentarsi per essere vaccinati. L’obiettivo è di somministrare tutte le prime dosi entro il 12 aprile, giorno in cui dovrebbero iniziare le vaccinazioni di massa (ma il condizionale è d’obbligo). La speranza è che il passaggio alla piattaforma di Poste Italiane possa dare slancio a ossigeno a una campagna che stenta ad accelerare.
I numeri
Oggi (sabato 27 marzo) in Lombardia sono stati accertati 4.844 nuovi positivi a fronte di 61.469 tamponi analizzati, sia molecolari sia antigenici rapidi.
Negli ultimi due giorni sono anche iniziati a calare i nuovi ricoveri, anche se il saldo dei malati lombardi si conferma in crescita. Lunedì (22 marzo) i pazienti in terapia intensiva erano 822 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 6.952 Oggi, i malati ospitati nei reparti di area critica sono 852 (ossia 30 in più), mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 7.124 (ossia 172 in più).