Siamo ai titoli di coda

La Valle dice addio agli Anni ’80 Firmata la condanna dell’Antares

La Valle dice addio agli Anni ’80 Firmata la condanna dell’Antares
Pubblicato:
Aggiornato:

Un colpo al cuore dei ricordi, giunto puntuale alle idi di marzo. Nella tarda serata di giovedì 14 marzo, il Consiglio Comunale di Albino ha definitivamente approvato l’adozione, in variante al Pgt del piano attuativo denominato “NE7-Antares”. Alla vigilia della data del calendario romano segnata dalla morte di Giulio Cesare è arrivato il via libera a un piano attuativo destinato a rimettere ordine in un’area da anni oggetto di degrado e sul quale, pur con qualche necessario distinguo, maggioranza e opposizione non si sono date particolare battaglia. A dominare la scena, lo scorso dicembre, quando la variante era approdata per la prima volta in Consiglio, era stato piuttosto l’amarcord dei bei tempi andati, quando la discoteca Antares era divenuta punto di riferimento irrinunciabile del “popolo della notte” dell’intera Val Seriana.

35907420_WhatsApp Image 2019-03-14 at 12.47
Foto 1 di 4
35907423_WhatsApp Image 2019-03-14 at 12.47
Foto 2 di 4
35907426_WhatsApp Image 2019-03-14 at 12.47
Foto 3 di 4
35907429_WhatsApp Image 2019-03-14 at 12.47
Foto 4 di 4

L’accordo fra Comune e privati prevede di fatto l’abbattimento della struttura fatiscente e abbandonata (alcuni sbandati nel recente passato avevano scatenato anche un principio di incendio) e la ricostruzione ex novo, con una quota di 36 mila euro in oneri di urbanizzazione e opere compensative per circa 110 mila euro, dedicate anche alla sponda sinistra del contiguo torrente Albina. «Finalmente, dopo anni - aveva dichiarato a suo tempo il sindaco Fabio Terzi - sarà possibile sistemare questo comparto dismesso e lasciato a sé. Avremo molti metri quadrati di superficie a verde da utilizzare come parco e passaggio pedonale per collegare il centro alla ex provinciale. Il Comune di Albino avrà poi a disposizione un gran numero di parcheggi pubblici».

In occasione dell’adozione di dicembre in Consiglio Comunale, la minoranza “arancione” si era astenuta, evidenziando da un lato alcuni punti positivi dell’intervento, ma rimarcando da un lato alcune critiche. «A preoccuparci - spiega Mauro Magistrati alla vigilia del Consiglio del 14 marzo – è soprattutto la maggior altezza dell’edificio principale. In pratica la proposta che viene adottata consente al privato di costruire un piano in più (con un edificio più stretto), portando l’altezza complessiva a oltre 16 metri, rispetto ai 13 attuali. Una cosa che non ci...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 47 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 21 marzo. In versione digitale, qui.

Seguici sui nostri canali