Adesso sono solo lacrime, delusione e applausi

Adesso sono solo lacrime, delusione e applausi
Pubblicato:
Aggiornato:

Secondo tempo

La seconda frazione comincia sulla falsariga della prima: gara molto bloccata e nervosa, con tanti falli. Castagne ci prova al 49' con un bel tiro dalla media distanza, ma Strakosha blocca a terra. Fino al 70' si susseguono solo falli e contrasti, poi Correa ha un sussulto su un errore di Djimsiti (decisamente non tra i migliori) ed è bravissimo Palomino a chiudere in scivolata disperata. L'Atalanta risponde al 76' con un'azione insistita del Papu, che crossa di sinistro ma colpisce l'incrocio dei pali. All'82', l'episodio che rompe l'equilibrio: sugli sviluppi di un corner battuto da Lucas Leiva, l'appena entrato Milinkovic Savic svetta sopra tutti e buca Gollini. Lazio avanti. Gasp tenta il tutto per tutto inserendo tre uomini (Barrow, Gosens e Pasalic per Zapata, Castagne e de Roon), la Dea si spinge avanti, ma all'89' arriva la beffa: Correa si invola, velocissimo, in contropiede, salta bene Freuler, dribbla anche Gollini e deposita in rete la palla del definitivo 2-0. I sei minuti di recupero sono soltanto l'attesa del fischio finale, con i ventunomila tifosi nerazzurri scesi a Roma che non smettono un secondo di cantare e applaudire i ragazzi. Lo facciamo anche noi, con le lacrime agli occhi e la delusione nel cuore. Ma siamo stati comunque grandi.

 

Primo tempo

Partita veramente tesissima, con soprattutto i giocatori nerazzurri che sembrano sentire la pressione della finale. Nonostante questo, è il Papu il primo a "svegliare" la partita: al 2' il capitano si invola sulla sinistra, entra in area e lascia partire un tiro violento ma centrale che Strakosha blocca in due tempi. Col passare dei minuti, la partita diventa sempre più aggressiva, con Ilicic spesso preso di mira dagli avversari. La Lazio si vede al 13' con Luis Alberto che dopo un contropiede calcia ma trova la deviazione in corner della retroguardia nerazzurra. Sugli sviluppi del corner, ci prova di testa Acerbi, ma la palla va altissima. Al 23' è invece Lucas Leiva a provarci, ancora di testa con un cross dalla sinistra, ma anche qui il pallone non c'entra la porta. Gasp è agitato, sposta la posizione dei suoi uomini, ma l'Atalanta fatica a creare gioco. Eppure, al 26', ecco la grandissima occasione per la Dea: su una mischia nell'area biancoceleste, de Roon tenta la conclusione volante che, deviata leggermente dal braccio di Bastos (e qui sembrava rigore netto alla moviola) finisce sul palo. Sulla ribattuta ci provano prima Zapata, poi ancora de Roon e infine ancora Zapata, che di testa la mette fuori di pochissimo. Al 40' è ancora il colombiano a provarci su un bel cross di Ilicic, ma il suo colpo di testa va alto. Nel finale cresce la Lazio, che però trova una serie di corner senza mai rendersi pericolosa. Finisce così la prima frazione.

 

Formazioni ufficiali

La serata più attesa è finalmente giunta: Atalanta e Lazio si giocano la finale di Coppa Italia sotto la pioggia di Roma, ma in un Olimpico veramente fantastico, con ben ventunomila bergamaschi scesi nella Capitale a sostenere i loro beniamini. Prima della partita, fuori dallo stadio, scontri tra sostenitori laziali e forze dell'ordine, mentre dentro l'impianto, per fortuna, tutto sta filando liscio. Adesso è il momento di scrivere la storia. E queste sono le formazioni che Gasperini e Inzaghi hanno scelto di schierare:

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata. All.: Gasperini.

Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Bastos; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. All.: Inzaghi.

 

 

L'attesa
di Fabio Gennari

L’Atalanta e la sua gente hanno già vinto. Pensate per un attimo alla famosissima frase dello scrittore, filosofo e drammaturgo tedesco Gotthold Ephraim Lessing: «L’attesa del piacere è essa stessa il piacere». Ora provate a immaginare quello che stanno provando i tifosi atalantini in queste ultime stagioni. Ogni volta si pensa che il punto più alto sia già stato raggiunto, e invece Gasperini e la sua banda di ragazzi terribili spostano sempre più in su l’asticella. Oggi il popolo nerazzurro scenderà a Roma: sono stati venduti oltre ventunmila biglietti tra Curva Sud, Distinti Sud e Tribuna Monte Mario, ma è chiaro come tutta la città e tutta la provincia vivranno una serata di palpitazioni nella speranza di trionfare in Coppa Italia contro la Lazio.  I giorni della vigilia sono stati tuttavia qualcosa di altrettanto magico e lo si è capito in ogni angolo della Bergamasca. Nei bar, per strada, al lavoro e a scuola non si è parlato d’altro. La corsa Champions che vede l’Atalanta in vantaggio su tutte le inseguitrici è un ulteriore motivo di fibrillazione, ma più si avvicina il momento della finale e più si alza la tensione. «La sera prima sono certo che non dormirà nessuno, è fortissima l’emozione dell’attesa che si respira e c’è una voglia matta di realizzare la grande impresa», commentava qualche giorno fa uno dei tanti amici che sarà all’Olimpico. Si giocherà stasera e dunque è ovvio che non tutti possano esserci, ma sono tantissime le storie di chi ha fatto i salti mortali per non mancare.

 

 

Da Bergamo sono partiti numerosissimi bus: un calcolo decisamente approssimativo stima almeno un centinaio di torpedoni al seguito se sommiamo Ovet, Chei de la Coriera, Club Amici e le tante altre realtà locali che si sono organizzare in autonomia. Già un paio di giorni dopo la semifinale con la Fiorentina era impossibile trovare un bus a prezzi umani in tutta la Lombardia. Negli ultimi giorni sono circolate voci di richieste che arrivano fino ai seimila euro per un bus da 50 posti (normalmente si parla di 2.500 per la tratta Bergamo-Roma e ritorno). Per chi arriverà a Roma con i bus, la zona di parcheggio identificata è il lungo Tevere nella zona a sud del Ponte della Musica: quella porzione della città che si “incastra” tra il Vaticano e Monte Mario sarà quasi certamente molto frequentata dal popolo orobico in cammino. Chi si muove in treno con Italo o Frecciarossa ha invece “cannibalizzato” i posti a disposizione sia per il 14 che (soprattutto) per il 15 maggio. I prezzi sono schizzati verso l’alto dopo che per settimane erano stati abbastanza stabili. Chi ha voluto viaggiare un po’ più comodo, infine, ha scelto i voli diretti Alitalia da Linate su Fiumicino: lo scalo di Orio al Serio non ha voli di linea, ma da lì sono partiti i voli charter di Ovet.

 

 

Lo stadio Olimpico può contenere fino a settantamila spettatori, ai tifosi atalantini in fase di prevendita sono stati riservati ventiseimila tagliandi che hanno prezzi dai 50 ai 130 euro più prevendita. La Lazio, giocando in casa, avrà ovviamente molti più sostenitori allo stadio (venduti trentaduemila biglietti ai biancocelesti), ma sapere che quando mancava più di una settimana alla partita praticamente tutta la capienza dello stadio di Bergamo era già stata trasferita (in termini di presenze) a Roma è qualcosa di davvero emozionante. Per chi rimarrà in città, però, non mancano comunque le possibilità di vedere la sfida in compagnia. Il Comune di Bergamo ha già annunciato, subito dopo Atalanta-Fiorentina, gara valida per la semifinale di ritorno, che sarà allestito un maxi schermo davanti a Palazzo Frizzoni, in piazza Matteotti. Oriocenter, nella zona food, proietterà come sempre la partita, ma anche l’Edoné ha annunciato che ci sarà la possibilità di vedere tutti assieme la gara e lo stesso ha fatto Giro Mura, annunciando un maxi schermo nel parco di Sant'Agostino, in Città Alta. In tanti locali di città e provincia si vedrà la finale con altri tifosi e arrivano notizie di altri maxi schermi sparsi in diversi Comuni, da Clusone a Sant'Omobone fino a Gandino, a conferma di come questa finale rappresenti un evento che coinvolge davvero tutta la comunità.

I giorni dell'attesa sono mai giunti al termine. L'ansia è alle stelle, così come l'emozione di stare vivendo qualcosa di veramente storico per chi ama l'Atalanta. Ma non solo: anche i bergamaschi tifosi delle altre squadre, alla fine, non vedono l’ora. Forse è proprio questa la nostra più grande vittoria.

Seguici sui nostri canali