tentata rapina

Le minacce dei criminali e la calibro 38 sotto il cuscino: la ricostruzione del colpo (fallito) a Longuelo

Afferrato e messo a sedere sul letto, all'ex finanziere è stato intimato di consegnare i soldi. Ha finto di assecondarli, poi ha fatto fuoco

Le minacce dei criminali e la calibro 38 sotto il cuscino: la ricostruzione del colpo (fallito) a Longuelo
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Sono con molta probabilità due "trasfertisti" i giovani albanesi arrestati dalla polizia per la tentata rapina di sabato 27 aprile, alle 21.30, alla villetta di Longuelo, dove il proprietario di casa, un ex finanziere 85enne, ha risposto alla minaccia facendo fuoco con la sua pistola. Uno dei due criminali è rimasto ferito e la reazione, per loro inaspettata, li ha fatti fuggire, ma sono stati poi arrestati.

L'intrusione

Secondo una prima ricostruzione, riportata oggi (lunedì 29 aprile) da L'Eco di Bergamo e ottenuta dai racconti del padrone dell'abitazione e della moglie, i soggetti si sono introdotti scassinando la portafinestra della camera da letto dei coniugi. Nella stanza si trovava l'anziano, che si era appisolato mentre guardava a letto una partita di calcio. Tra l'altro, l'uomo ha anche problemi di udito e quindi non si è reso conto che i delinquenti stavano cercando di forzare la chiusura con un piede di porco.

Fino a quando, afferrato per il vestito e messo bruscamente a sedere sul letto, non è stato svegliato da uno dei due rapinatori, entrambi con addosso il passamontagna. Gli ha intimato di consegnargli i soldi, mentre si erano già impossessati del suo borsello con dentro qualche centinaio di euro. Al piano di sopra, intanto, la moglie era rincasata dopo una serata fuori, ma non si era accorta di nulla.

Davanti ai due individui minacciosi, l'ex finanziere ha prima fatto finta di assecondarli, dicendo che avrebbe preso quello che chiedevano. Poi, ha allungato la mano sotto il cuscino, dove teneva la sua calibro 38 regolarmente detenuta e denunciata per uso sportivo, e ha esploso un colpo in alto, allo scopo di spaventarli. Nella concitazione del momento, uno dei delinquenti, un 27enne, è stato ferito di striscio al collo. Per loro è stato il panico e hanno deciso di scappare attraverso le scale, uscendo dal retro, raggiungendo l'ingresso dal giardino e poi scavalcando la recinzione.

La fuga e gli arresti

Nel frattempo, l'85enne ha dato l'allarme, attirando l'attenzione sia della moglie, che aveva sentito il trambusto, che in seguito di un vicino. La consorte ha poi chiamato il 112. Allo stesso tempo, erano arrivate anche le segnalazioni di un ragazzo sanguinante all'incrocio tra via Longuelo e via Astino, per cui è arrivata una pattuglia e un'ambulanza. Medicato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, si è scoperto che era un albanese senza fissa dimora e incensurato. Gli agenti lo hanno arrestato la mattina dopo per rapina aggravata e portato in carcere.

Per quanto riguarda il complice, che invece di scappare in strada come il compare si era dileguato attraverso un prato lì vicino, grazie al nome dell'arrestato gli investigatori sono riusciti a trovarlo in un appartamento che usavano come base, poco lontano dalla villetta che volevano rapinare. Quella mattina, sul tardi, gli agenti hanno dunque fatto irruzione al terzo piano del condominio. Il soggetto ha cercato di fuggire calandosi dai balconi, ma giunto in strada è stato bloccato e ammanettato.

Finito pure lui in via Gleno, è un 26enne, anche lui albanese, senza fissa dimora con precedenti e irregolare, dato che era stato espulso tre anni fa dal nostro Paese. Saranno interrogati nel giro di breve tempo per la convalida dei provvedimenti.

In Questura è stato convocato il finanziere, la scorsa mattinata: ha ricostruito i fatti e, per ora, sembra non gli sia stato contestato l'eccesso di legittima difesa, inoltre l'arma (adesso posta sotto sequestro) era regolare e sotto sorveglianza del possessore, come stabilito dalla legge. Al momento, non c'è alcuna traccia del borsello con cui erano fuggiti i malviventi: probabilmente, essendo una prova, potrebbero aver deciso di sbarazzarsene.

In passato un furto

Sulla base di quanto emerso, la coppia aveva già subito un'intrusione nel 2011. In quell'episodio non c'era stata violenza, dato che dei ladri erano penetrati nell'abitazione con la tecnica del forellino da una persiana: avevano preso sei quadri del valore di dodicimila euro. L'antifurto, al contrario di questa volta, era inserito ed era scattato, ma i colpevoli erano riusciti comunque a fuggire.

Commenti
RT

...adesso voglio vedere se incriminano un finanziere.se cosi fosse siamo proprio un paese del .......

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