Le ultime ore di vita di Rosanna Sapori, una donna battagliera che alla fine si è arresa
La diagnosi del tumore al pancreas, il biglietto lasciato al compagno prima di sparire. E poi il ricordo di chi, ad Azzano, la conosceva bene
di Laura Ceresoli
Prima di sparire aveva lasciato un biglietto al compagno Roberto: «Torno quando posso, non preoccuparti». Ma Rosanna Sapori a casa non è più tornata. I familiari avevano perso le sue tracce dal 27 dicembre scorso e i suoi due figli gemelli ne avevano denunciato la scomparsa. Tre settimane di silenzio. Poi, il tragico epilogo.
Nella serata di sabato 18 gennaio il suo corpo, già in stato avanzato di decomposizione, è stato rinvenuto nelle acque del lago d'Iseo, sulle rive di Carzano di Montisola. Al momento sono in corso le indagini degli inquirenti ma la pista più plausibile è quella di un gesto estremo. Secondo le prime ricostruzioni la donna avrebbe studiato tutto nei minimi dettagli, lasciando a casa anche il suo cellulare per non essere rintracciata. Ha preso la sua auto, ha guidato fino a Marone, sponda bresciana del lago d’Iseo, ha parcheggiato e ha deciso di andarsene. Indossava solo un maglione leggero, pantaloni e scarpe. Poco distante dal ritrovamento del corpo è stato recuperato anche uno zainetto e il tappo di una bottiglia di superalcolico.
A inizio dicembre le era stato diagnosticato un tumore in stato già avanzato al pancreas. Una notizia che le aveva tolto ogni speranza e che potrebbe averla condotta al tragico gesto. «Rosanna era forte, battagliera, e mai avrei pensato arrivasse a uccidersi, ma probabilmente non ha retto davanti alle ultime delusioni», ha dichiarato Roberto, suo compagno da dieci anni.
Rosanna Sapori, 61 anni, un passato da giornalista, era titolare di una tabaccheria a Zanica ed era balzata agli onori delle cronache nazionali la scorsa estate, dopo aver scritto una lettera all’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini sostenendo che la sua attività fosse presa di mira dai ladri. Famosa per le sue partecipazioni a programmi tv e radiofonici, in particolare ad Antenna 3 Nordest, TeleNordest e altre tv e testate del Veneto, aveva condotto un programma per Radio Padania Libera. Proprio da quelle frequenze denunciò quello che lei chiamava «il malaffare della Lega» legato alla vicenda del crac della banca Credieuronord. Dichiarazioni che le costarono l’epurazione dall’emittente. Milanese di origine, da oltre trent'anni viveva ad Azzano San Paolo, dove era stata anche consigliere comunale e due volte candidata sindaco. Il 20 dicembre Rosanna aveva pubblicato un ultimo post su Facebook: un video in cui bruciava la tessera elettorale. Aveva inoltre mandato un ultimo vocale sulla politica di oggi a Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara su Radio 24 insieme a David Parenzo.
Il primo cittadino di Azzano, Lucio De Luca, aveva conosciuto personalmente la Sapori nel 2009: «In occasione del nostro primo insediamento in Comune avevo avuto modo di sperimentarne il carattere combattivo. Non lavorava più come giornalista, ma era da sempre la sua vocazione. Ricordo che in quei primi anni aveva cominciato a redigere in proprio e a distribuire un mini notiziario alternativo a quello comunale che si intitolava Sapori e dissapori con il quale voleva esprimere la sua visione su ciò che non funzionava ad Azzano. In più occasioni aveva criticato la nostra amministrazione ma, al di là della differenza di vedute, ne ho sempre apprezzato lo spirito indipendente, la forza di...