La sentenza

L'ex presidente del centro islamico di Bergamo dovrà restituire i soldi al Qatar

Da via Baioni si passò invece all'acquisto di un immobile in via santi Maurizio e Fermo, il resto finì su due conti della sua comunità

L'ex presidente del centro islamico di Bergamo dovrà restituire i soldi al Qatar
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La Cassazione ha confermato la sentenza d'appello per Imad El Joulani, cardiologo giordano nonché ex presidente del centro islamico di Bergamo, che dovrà restituire i cinque milioni di euro ricevuti nel 2015 dalla Qatar charity foundation.

Il capannone per il centro islamico

La somma, come riportato oggi (giovedì 12 ottobre) dal Corriere Bergamo, serviva a realizzare un centro culturale islamico in città. Joulani ottenne il denaro da responsabile del Centro islamico, ma l'avrebbe poi utilizzata per la Comunità islamica da lui fondata.

Il progetto prevedeva di realizzare la struttura per i fedeli in via Baioni, ma poi il medico ripiegò su un edificio in via Santi Maurizio e Fermo, acquistato a metà della cifra, per la precisione 2,7 milioni di euro. Ciò che era avanzato, lo mise su due conti della sua società Tecno cib Srl.

Sequestrati edificio e conti

Joulani fu portato in tribunale accusato di truffa, assolto in primo grado, poi riconosciuto responsabile civile in Appello. La Difesa aveva fatto ricorso, ma la Corte ha confermato la sentenza del secondo grado di giudizio, disponendo quindi il sequestro del capannone e dei due conti della Tecno cib.

La richiesta era stata avanzata dal Centro islamico, da parte del presidente onorario Mohamed Saleh, e dalla fondazione qatariota. L'immobile finirà all'asta e servirà, insieme ai soldi depositati, per il risarcimento.

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