L'annuncio

L'ex Principe di Napoli in via Pignolo avrà nuova vita: accordo tra Comune e Ferretticasa

L'azienda si impegna a realizzare residenze di tipo sociale, ristorante, negozi, sedi di associazioni. L'immobile diventerà il tassello decisivo nel "disegno" urbanistico di città bassa

L'ex Principe di Napoli in via Pignolo avrà nuova vita: accordo tra Comune e Ferretticasa
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È la volta buona. Il vecchio asilo Principe di Napoli, all’inizio della via Pignolo e in passato al centro di numerose polemiche, potrà rinascere: come annunciato oggi (19 dicembre) in una conferenza stampa virtuale, la Giunta ha approvato il protocollo di intesa con il Gruppo Ferretticasa. Rinascerà non come asilo, ovviamente (anche perché manca la materia prima, bambini non ce ne sono), ma come luogo della città: saranno realizzate residenze di tipo sociale, ristorante, negozi, sede di associazioni.

Attraverso i suoi tre cortili, dalla via Pignolo si accederà al Parco Marenzi: il Principe di Napoli diventerà il tassello decisivo nel percorso della Città Bassa storica che parte da via Broseta e attraverso il Sentierone e via Tasso raggiunge via Pignolo e poi il parco Marenzi, la Montelungo, il parco Suardi, la Gamec e gli orti di San Tomaso, la Carrara, la via Noca per ricongiungersi alle Mura e quindi di nuovo alla via Sant’Alessandro alta, per concludere l’anello scendendo a piazza Pontida. Un sogno, per decenni, degli urbanisti che si sono occupati di Bergamo.

Questa mattina, in conferenza stampa, il sindaco Gori e l’assessore Valesini hanno spiegato l’operazione. Cardine dell’intervento è la società Ferretticasa, che si è fatta carico del restauro del Principe di Napoli come «standard aggiuntivo» rispetto all’intervento nell’area del Parco Ovest2, cioè l’area di San Tommaso e Villaggio degli Sposi dove l’impresa costruirà su circa 24 mila metri quadrati di superficie edificabile e dove verrà realizzato un parco di circa 60 mila metri quadrati. Ne ha parlato Carlo Ferretti: «Abbiamo accettato di realizzare lo standard aggiuntivo del Principe di Napoli perché ci si siamo resi conto del valore dell’opera per la città».

Nel 2021 dovrebbero venire espletate le necessità burocratiche e di progetto, per la fine del 2023 dovrebbe risultare tutto pronto.

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