A Fiumenero di Valbondione

Lite in chiesa tra chi è contro e chi è a favore del Green Pass: concerto annullato

È accaduto lunedì sera. Contestata la musicista, contraria al Green Pass, che sui social scrive: «è probabile che la vicenda prosegua per vie legali»

Lite in chiesa tra chi è contro e chi è a favore del Green Pass: concerto annullato
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L’ultimo neologismo che arriva dalla galassia di chi è contrario al Green Pass è “Greenstapo”, un termine che ricorda da molto vicino “Gestapo”, la polizia segreta della Germania nazista. A coniarlo la musicista Natalia Ratti, all’indomani del concerto in programma lunedì scorso (16 agosto) nella chiesa di Fiumenero, frazione di Valbondione, che però gli organizzatori sono stati costretti ad annullare dopo che un gruppo di persone, sprovviste del Green Pass, non voleva saperne di abbandonare la chiesa.

Quanto accaduto è stato raccontato a L'Eco di Bergamo da una signora di Albino che desiderava assistere all'esibizione. La serata, pensata per essere un omaggio al maestro Ennio Morricone, morto il 6 luglio dell’anno scorso, avrebbe dovuto svolgersi in un parco. A causa del meteo incerto, però, è stata spostata all'interno della chiesa.

Poco prima dell’inizio del concerto, secondo quanto riferito dalla signora, una persona avrebbe dichiarato apertamente, in tono di sfida, di non avere il Green Pass e che non se ne sarebbe andata perché per entrare in chiesa la certificazione non è richiesta. Tra il pubblico c’erano anche altri “abusivi”: alcuni sono tornati a casa a prendere la certificazione per assistere al concerto, altri si sono impuntati nel non volersene andare. A questo punto gli animi si sono accesi. Non tanto nei confronti degli organizzatori, occupati ad abbassare i toni, ma verso le altre persone presenti dotate del Green Pass.

Prima che la situazione degenerasse, sono intervenuti anche il sindaco di Valbondione e i carabinieri, ma alla fine l’esibizione è stata annullata. Amaro il commento affidato ai social dalla musicista, attaccata dopo aver preso la parola da quello che definisce un «gruppetto di nazimusicofili che se la prende con la sottoscritta - si legge -. Arrivano i carabinieri. Non aggiungo altro né risponderò ai commenti perché è probabile che la vicenda prosegua per vie legali».

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