l'andamento settimanale dei contagi

Lombardia e Bergamasca restano gialle, ma i contagi crescono. Ipotesi zona arancione in tutta Italia?

Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, ha chiesto ai Ministri Speranza (Salute) e Gelmini (Affari regionali) l'adozione di restrizioni omogenee su tutto il territorio nazionale per arginare questo nuovo incremento dei contagi

Lombardia e Bergamasca restano gialle, ma i contagi crescono. Ipotesi zona arancione in tutta Italia?
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L’andamento dell’epidemia rilevato su tutto il territorio nazionale, Lombardia e Bergamasca incluse, secondo l’ultimo monitoraggio eseguito dall’Istituto superiore di sanità mostra una situazione di peggioramento dei contagi. Il pericolo principale, anche per il buon esito della campagna vaccinale, è rappresentato ancora una volta dalla diffusione delle varianti del Covid.

Ciononostante, per la terza settimana consecutiva la Lombardia è stata confermata in zona gialla, con un indice Rt pari a 0.95. Un valore che colloca la nostra regione in uno scenario di rischio «moderato». L’indice Rt nazionale medio, invece, calcolato sui casi sintomatici e riferito all’arco temporale compreso tra il 27 gennaio e il 9 febbraio, è invece fisso a 0.99 (con un range che oscilla tra 0.95 e 1.07).

Per arginare la diffusione delle varianti alcuni presidenti di Regione, in primis Stefano Bonaccini, ha chiesto ai Ministri Roberto Speranza (Salute) e Mariastella Gelmini (Affari regionali) l'adozione di restrizioni omogenee su tutto il territorio nazionale per arginare questo nuovo incremento dei contagi. In buona sostanza, di abolire il sistema delle regioni colorate, tanto criticato anche dal presidente lombardo Attilio Fontana. Indiscrezioni delle ultime ore parlano di una sorta di zona arancione su tutto il territorio nazionale. Al momento l'orientamento del Governo non dovrebbe cambiare, ma il nuovo Esecutivo guidato da Mario Draghi dovrà comunque decidere il da farsi, visto che il divieto di spostamento tra le regioni scade il 25 febbraio, mentre il Dpcm il 5 marzo.

Il punto sull’epidemia in provincia di Bergamo

Per quel che riguarda più da vicino la realtà bergamasca, nella settimana che va dal 10 al 16 febbraio sono stati accertati 1.025 nuovi casi di Covid-19, contro i 758 della settimana precedente. Un aumento confermato anche dalla media delle positività giornaliere registrate in provincia, passate da 108 a 146. «Ciò determina un ulteriore incremento della curva epidemica – ha sottolineato l’Ats di Bergamo -. Il valore di incidenza complessivo settimanale sale a 89 casi ogni 100 mila abitanti».

Il numero di comuni bergamaschi senza nessun nuovo contagio è sceso da 111 a 81, ulteriore segno che l'incremento della curva epidemica appare diffuso in buona parte del territorio. L'area meno colpita dal virus resta nuovamente la Val Brembana.

I numeri

Guardando più da vicino i numeri, oggi, sabato 20 febbraio, in Lombardia si contano 3.019 nuovi contagi a fronte di 32.132 tamponi analizzati (tra molecolari e antigenici rapidi). Per quel che riguarda la pressione esercitata sugli ospedali dai malati Covid, lunedì scorso (15 febbraio) i pazienti in terapia intensiva erano 366 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 3.572.

Ieri, venerdì 19 febbraio, i malati nei reparti di area critica erano 373 (ossia 7 in più), mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso erano 3.733 (ossia 161 in più). Si conferma, di conseguenza, anche questa settimana un leggero aumento della pressione sulle strutture sanitarie lombarde.

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