Ufficialità

La Lombardia resta in zona gialla. Il video di Fontana: «È l'ora di cambiare sistema»

Con un post sui social, il governatore conferma le indiscrezioni delle ultime ore. Poi commenta la decisione con un filmato nel quale si dice soddisfatto, ma suggerisce anche di cambiare metodo di contrasto al virus

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La Lombardia resta, per almeno un'altra settimana, zona gialla. A comunicarlo alla popolazione è stato, alle 14.30 di oggi (venerdì 19 febbraio), il governatore Attilio Fontana con un messaggio sui propri canali social e che conferma, dunque, quelle che erano le indiscrezioni che circolavano sin dal pomeriggio di ieri. Nel tardo pomeriggio, il presidente lombardo ha anche diffuso un video nel quale commenta la conferma in zona gialla della Regione.

Il governatore ha spiegato che «siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni. Serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini».

Le zone rosse locali

Un messaggio molto conciso quello diffuso sui, ma che contiene diversi punti. Innanzitutto, il richiamo alle zone rosse locali istituite da Regione questa settimana in quattro Comuni lombardi che sono stati particolarmente colpiti dalla variante inglese del virus. Una mossa che punta, ovviamente, non solo a "bloccare" la diffusione, ma anche a contenere il contagio e che dimostra come, ormai in tutta Italia, la strategia ritenuta migliore per bloccare sul nascere i focolai siano delle zone rosse localizzate, provinciali o comunali.

Curva in crescita, serve attenzione

Ovviamente, poi, Fontana chiede a tutti i cittadini la massima attenzione. Che la curva epidemiologica sia tornata a crescere è evidente dai dati, sebbene l'Rt lombardo sia rimasto, per la seconda settimana consecutiva, sotto la soglia dell'1, il cui superamento avrebbe invece sancito automaticamente il passaggio in zona arancione. Dato l'andamento dei numeri, è probabile che anche nei prossimi giorni l'Rt salga e che dunque tra una settimana ci troveremo ancora col fiato sospeso nell'attesa di sapere di colore saremo, ma rispettare tutte le principali regole sanitarie permetterà di poter continuare a godere di un po' più di libertà (elemento fondamentale soprattutto per ristoratori, baristi e commercianti) senza fare tornare a galoppare il virus.

In attesa dei vaccini

Infine, il richiamo ai vaccini. Più volte Fontana ha sottolineato come l'intento di Regione Lombardia sia quello di riuscire a vaccinare almeno il 70 per cento della popolazione lombarda entro giugno, «a patto che arrivino i vaccini». L'ultima frase del post di Fontana, dunque, appare come l'ennesimo richiamo a Roma per fare in modo che il sistema non si inceppi e che i ritardi che ci sono state nelle ultime settimane sulle consegne delle dosi non si ripetano in futuro, ovvero quando la campagna vaccinale entrerà sempre più nel vivo.

«Cambiare il sistema delle zone colorate»

Nel video diffuso nel tardo pomeriggio, invece, Fontana ha toccato un altro punto, che già aveva trattato in passato: le tempistiche di comunicazione delle fasce colorate e, soprattutto, le fasce colorate in sé. Il governatore prima ha detto che sarebbe bene che la decisione del Cts venisse anticipata di uno o due giorni rispetto al venerdì, così da dare modo ai cittadini di potersi organizzare innanzi a un eventuale cambio colore. Poi ha sottolineato come, a suo parere, il sistema delle zone regionali sia ormai poco adatto alla situazione e sia invece molto più funzionale all'evolversi del virus un sistema di zone locali, tese a colpire il contagio lì dove si sta diffondendo ma che permetta alle altre aree geografiche, anche confinanti, di continuare a vivere una sorta di "normalità".

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