Posti in terapia intensiva

La Regione vorrebbe l'ospedale degli Alpini in Fiera operativo per altri due anni

Nel Piano di aumento dei posti dedicati ai pazienti più gravi che il Pirellone deve stilare per il Ministero della Salute, ci sarebbe questa previsione. Seccamente smentita, però, da Bergamo Fiera Nuova e Penne nere

La Regione vorrebbe l'ospedale degli Alpini in Fiera operativo per altri due anni
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Regione Lombardia ha approvato il Piano che, su richiesta del Ministero della Salute, prevede un aumento dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva. In questo Piano, un ruolo chiave potrebbe averlo l’ospedale degli alpini allestito alla Fiera di Bergamo, tanto che il Pirellone ha chiesto che possa rimanere attivo fino alla completa realizzazione degli interventi di adeguamento degli ospedali, che potrebbero durare circa due anni.

La sua presenza, infatti, garantirebbe un presidio già pronto e disponibile sul territorio nel caso di una seconda ondata epidemica e di un sovraccarico delle strutture ospedaliere della provincia. Tuttavia, il presidio temporaneo in via Lunga, molto probabilmente, avrà una vita molto più breve di quella che Regione spera e sarà smantellata entro la fine del 2020.

Come spiega a L'Eco di Bergamo Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, ovvero la società titolare dei muri di via Lunga, nella giornata di venerdì 19 maggio ha ricevuto una comunicazione del direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi (indirizzata anche al prefetto, al presidente di Regione e al commissario straordinario per l’emergenza), in cui si chiede una proroga del decreto di requisizione della fiera oltre il 31 luglio senza fare alcun accenno a ulteriori termini. Anche Sergio Rizzini, direttore sanitario degli alpini, esclude lo scenario ipotizzato dalla Regione.

Tornando al Piano approvato dalla Giunta regionale e inviato al Governo, in provincia di Bergamo i posti di terapia intensiva aumenteranno dagli 85 attuali a 106 (21 in più). I posti di sub-intensiva passeranno invece da 40 a 66 (26 in più) e dovranno essere in grado di potersi trasformare velocemente in posti di terapia intensiva. Su scala regionale, il Pirellone prevede di poter mettere a disposizione fino a 1446 posti di terapia intensiva e 704 di sub-intensiva, con un investimento del valore di circa 225 milioni di euro.

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