Il caso

Malpensata, invalida insultata e minacciata di morte sul bus dell’Atb

La donna aveva chiesto ad un passeggero di mettersi la mascherina, lui ha incominciato ad aggredirla verbalmente e poi gli ha sputato in faccia

Malpensata, invalida insultata e minacciata di morte sul bus dell’Atb
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Un brutto episodio, avvenuto su un bus dell’Atb: protagonista suo malgrado una donna invalida, che lavora all’ospedale Papa Giovanni XXIII e abita a Campagnola, la quale è stata insultata e minacciata di morte da un passeggero a cui aveva chiesto di mettere la mascherina.

A riportare il fatto è l’Eco di Bergamo: nel pomeriggio di ieri poco dopo le ore 15 la signora è salita in via Zambonate su un mezzo della linea 5/C. Al mattino, dato che per il suo stato di invalidità non può guidare, è accompagnata dal marito in macchina, ma al ritorno deve arrangiarsi da sola e perciò utilizza il trasporto pubblico. Si siede nella parte centrale e in fondo scorge una famiglia con padre, madre e quattro bambini, tutti senza ffp2 obbligatorie. Ad un certo punto l’uomo, di origini africane, si è messo nel posto dietro al suo: tuttavia, quando lei gli ha chiesto di metterla, ha incominciato ad insultarla e minacciarla di morte e, come se non bastasse, le ha anche sputato in faccia.

La signora ha allora deciso di chiamare i carabinieri, che le hanno detto sarebbero arrivati alla prossima fermata, in Malpensata. Ha chiesto all’autista di non aprire le porte fino a quel momento ma, dato che gli impiegati del trasporto pubblico non sono autorizzati a trattenere persone sui bus (così come a controllare che i viaggiatori abbiano la mascherina), quest’ultimo ha dovuto permettere al gruppo di scendere prima dell’arrivo dei militari ed al momento non risulta che l’individuo sia stato rintracciato dalle autorità. Rimane lo sconforto e il turbamento della vittima dell’umiliazione, anche per l’indifferenza degli altri passeggeri.

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