Interrogatorio di garanzia

Molinari, provveditore di Sondrio, si avvale della facoltà di non rispondere

I reati contestati sono di concussione, induzione indebita, peculato. In questi giorni verranno ascoltate altre persone coinvolte

Molinari, provveditore di Sondrio, si avvale della facoltà di non rispondere
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Ha abbracciato una strategia difensiva che lo vede scegliere la via del silenzio, probabilmente in attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta. Fabio Molinari, il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, agli arresti domiciliari da martedì 4 ottobre, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice nell’udienza di ieri, lunedì 10 ottobre, come riporta PrimaLaValtellina.

Il gip aveva fissato l'interrogatorio di garanzia per il principale indagato, l'unico colpito da un'ordinanza cautelare. Il dirigente è arrivato al Tribunale di Sondrio in mattinata, accompagnato da uno dei suoi legali, e l’udienza è durata pochi minuti, giusto il tempo necessario a predisporre gli adempimenti di rito e dare la parola all’indagato.

Nei prossimi giorni, è probabile che possano essere ascoltate alcune delle persone già sentite dagli inquirenti nelle scorse settimane. Si tratta di dirigenti scolastici di diversi istituti della provincia di Sondrio, ma anche di quella di Cremona, dove Molinari era stato precedentemente provveditore.

A dare il via all’indagine, furono gli esposti presentati alla Procura di Sondrio e a quella di Cremona, nei quali erano stati sollevati dubbi sulla liceità di alcuni episodi che avevano al centro proprio Molinari.

Dalla concussione, all'induzione indebita, dal peculato alla turbata libertà degli incanti. Sono questi i reati contestati dalla Procura, alla quale Molinari non è la prima volta che decide di non rispondere.

Inizialmente, il dirigente si era dichiarato estraneo a ogni addebito. Poi, a luglio, dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza alla sede del Provveditorato e ad alcune scuole, aveva declinato l'invito della Procura di spiegare la propria posizione. Il suo silenzio continua e, mentre l’inchiesta del procuratore Piero Basilione va avanti, Molinari resta agli arresti domiciliari.

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