In aula

Molotov contro il centro vaccinale di Brescia, adesso i due no vax chiedono scusa

Durante la prima udienza del processo che li vede accusati anche di terrorismo, i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma si sono detti pentiti del loro «atto dimostrativo»

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Davanti al giudice, Paolo Pluda e Nicola Zanardelli si sono mostrati pentiti e hanno chiesto scusa per aver lanciato delle bombe molotov, la notte tra il 2 e il 3 aprile scorso, al centro vaccinale di via Morelli a Brescia. A raccontare quanto avvenuto nell'aula di Tribunale il 5 maggio sono i colleghi di PrimaBrescia.

Pluda e Zanardelli, rispettivamente classe 1969 e 1970, sono due no vax dichiarati, che sui social non avevano certo nascosto le loro posizioni. Difesi dagli avvocati Daniele Tropea e Maria Francesca Tropea, durante l’udienza di fronte al Gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno rilasciato alcune dichiarazioni spontanee: «Vogliamo chiedere scusa a tutta la comunità per il nostro gesto. Non siamo terroristi, volevamo solo fare una azione dimostrativa».

Sarà proprio sull’aggravante del terrorismo che si concentrerà la parte iniziale del procedimento, con la difesa che vuole ottenere un ridimensionamento delle accuse, mentre il pm rimane ancorato sulle proprie posizioni, avvalorate dalle pesanti intercettazioni telefoniche (e materiale social) a carico dei due indagati. Pluda e Zanardelli, in attesa di processo, sono in carcere a Canton Mombello.

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