motonave predore

Navigazione Lago d'Iseo ora vuole «entrare in possesso della nave e recuperare le somme dovute»

Verranno anche attuati interventi necessari alla messa in servizio dell'imbarcazione, ferma da oltre un anno in un cantiere navale di Costa Volpino e costata oltre 2 milioni di euro

Navigazione Lago d'Iseo ora vuole «entrare in possesso della nave e recuperare le somme dovute»
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Emergono nuovi sviluppi in merito alla vicenda della motonave Predore, ormeggiata da oltre un anno in un cantiere navale di Costa Volpino. Navigazione Lago D’Iseo (Nli) oggi, giovedì 13 agosto, ha comunicato che a seguito «del deposito della consulenza resa a conclusione dell’Accertamento Tecnico Preliminare presso il Tribunale di Brescia, del 25 luglio 2020, con cui sono state sostanzialmente rigettate tutte le riserve avanzate dalla società Zara Metalmeccanica srl e riconosciute tutte le opere necessarie al completamento della motonave Predore, Nli procederà con i propri legali nei prossimi mesi ad adottare i provvedimenti necessari per l’entrata in possesso della motonave, il recupero delle somme dovute e l’attuazione degli interventi necessari alla messa in servizio della stessa».

L’imbarcazione non è mai stata utilizzata ed era stata commissionata dalla stessa società e finanziata da Regione Lombardia con un bando da 2,4 milioni di euro. Bando che era stato aggiudicato dall’azienda di carpenteria veneziana (attualmente in possesso delle chiavi della motonave) e con la quale Nli a giugno del 2019 ha rescisso in contratto.

Adesso, sarà compito delle autorità giudiziarie accertare le responsabilità imputate all’appaltatore e gli eventuali danni subiti da Nli, la quale, ha già ottenuto positivi accertamenti a suo favore. A oggi, Navigazione Lago d’Iseo ha versato a Zara una somma pari a un milione 741mila 490 euro, pari all’85 per cento dell’importo contrattuale e ha provveduto all’escussione della fidejussione rilasciata a garanzia.

«Purtroppo, a oggi, non è possibile stimare la durata dei contenziosi in essere – si legge in una nota diffusa da Nli - visto l’atteggiamento ostruzionistico e dilatorio adottato dalla società Zara Metalmeccanica srl che, totalmente disinteressata al completamento a regola d’arte della motonave e alla sua regolare e sistematica manutenzione, si sta scompostamente operando per ostacolare la consegna della stessa avendo avuto risultanze preliminari giudiziali a lei sfavorevoli».

«Quanto ai contenuti di articoli pubblicati nei giorni scorsi sugli organi di stampa riportanti dichiarazioni diffamatorie e calunniose, rilasciate da parte del titolare della Società Zara srl e del presidente di Legambiente – conclude il comunicato stampa -, Nli si riserva l’adozione delle iniziative più opportune anche avanti all’autorità giudiziaria penale, a tutela dell’onorabilità e del prestigio del proprio organo gestorio e della dirigenza».

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