la dura risposta

"Noi denunceremo" annuncia querele per chi «strumentalizza in malafede» il loro operato

Il gruppo, indipendente e apartitico, annuncia che si difenderà «da chi si ostina a voler politicizzare la loro iniziativa nelle opportune sedi: le aule di tribunale»

"Noi denunceremo" annuncia querele per chi «strumentalizza in malafede» il loro operato
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Dopo i continui botta e riposta, smentite e rettifiche il comitato “Noi denunceremo – Verità e Giustizia per le vittime di Covid-19” dice basta e annuncia che d'ora in avanti difenderà il proprio operato da chi si ostina a voler politicizzare la loro iniziativa nelle opportune sedi. Ossia nelle «aule di tribunale, le sole con cui Noi Denunceremo abbia sempre mostrato desiderio di interfacciarsi. E lo faremo senza esercitare distinzioni di opinioni ed appartenenza politiche. Avendo cosi modo di rimarcare per l'ennesima volta pure la natura apolitica del comitato», sottolinea il presidente Luca Fusco.

L’ultima dichiarazione, in ordine di tempo, è quella del leader della Lega Matteo Salvini che ha accusato i familiari delle vittime di voler continuare a infangare Regione Lombardia. In realtà, il comitato, attraverso gli esposti depositati in procura, vuole fornire ai magistrati bergamaschi elementi per valutare se la pandemia, in Lombardia, sia davvero stata arginata e gestita in modo corretto o, se al contrario, siano ravvisabili responsabilità.

Soprattutto il gruppo, indipendente e apartitico, è stanco delle strumentalizzazioni di alcuni concetti. «Come comitato siamo stanchi di dovere rettificare le uscite di alcuni esponenti politici, e non solo, da cui siamo costantemente tacciati di condurre una caccia alle streghe verso medici ed infermieri, che sono stati, a nostro avviso, le prime vittime di questa tragedia – spiega il presidente  del comitato -. Si tratta di una posizione che abbiamo ribadito in centinaia di interviste (in italiano, ma anche inglese) sin dalle nostre origini».

«Anzi – aggiunge -, siamo convinti che le denunce da noi depositate in Procura saranno la base di una vera e propria riforma del sistema sanitario lombardo, a totale beneficio di medici e pazienti. Così come siamo certi che segno di saggezza e di intelligenza sarebbe quello di informarsi prima di rilasciare dichiarazioni non corrispondenti al vero. Soprattutto per mezzo stampa».

«Proprio in seno a quanto premesso, abbiamo ragione di credere che chi si ostini a dire o scrivere che il comitato Noi Denunceremo voglia attaccare l'operato dei medici lo faccia in totale malafede e in maniera strumentale – prosegue Luca Fusco -. Abbiamo per altro ribadito, attraverso le nostre iniziative e dichiarazioni, la nostra totale fiducia nell'operato della magistratura con la quale stiamo proficuamente cooperando tramite le centinaia di esposti verso ignoti arrivati sulla scrivania dei nostri legali da tutta Italia. Per noi l'unico verdetto che conta sarà quello di un giudice: fino a quel giorno non ci sentiamo di assolvere nessuno tranne gli operatori sanitari chiamati a combattere a mani nude un nemico armato fino ai denti».

«Tanto meno condanneremo – precisa Fusco -, prima che lo faccia un giudice, l'operato del Governo e della Regione Lombardia. Tuttavia, questo non ci esime dal continuare ad esprimere le nostre perplessità nei loro confronti, visto che proprio sulle loro decisioni fanno perno centinaia di esposti. Tra le tante proprio la mancata chiusura di Alzano, Nembro e Orzinuovi».

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