Riforma della sanità

Nuove Case di Comunità: inaugurate quelle di Borgo Palazzo, Gazzaniga e Calcinate

La struttura costituirà un modello organizzativo d’integrazione tra l’ambito sanitario e quello sociale, un luogo di prevenzione e promozione della salute

Nuove Case di Comunità: inaugurate quelle di Borgo Palazzo, Gazzaniga e Calcinate
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Bergamo, Gazzaniga e Calcinate: sono tre le “Case di Comunità” inaugurate oggi, venerdì 25 febbraio, nella nostra provincia, alla presenza, tra gli altri, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, della vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e del sindaco Giorgio Gori.

La Casa di comunità realizzata nel presidio di via Borgo Palazzo, nato come ospedale neuropsichiatrico provinciale nel 1884 (oggi sede dei servizi sociosanitari territoriali della città), è stata la prima ad essere inaugurata e fa parte delle sei strutture deliberate per l’Asst Papa Giovanni XXIII in attuazione della riforma della sanità lombarda. Posta in posizione centrale, è facilmente raggiungibile e nota ai cittadini e, come tale, è il luogo ideale per l’attivazione dell’hub di Bergamo.

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La Casa di comunità costituirà un modello organizzativo d’integrazione tra l’abito sanitario e quello sociale, un luogo di prevenzione e promozione della salute grazie alla presenza di figure professionali differenti, di ambulatori specialistici e prestazioni sociosanitarie e assistenziali modulate in base ai bisogni degli utenti, che potranno essere erogate anche a domicilio.

«La Casa della comunità di Borgo Palazzo, qualificata come hub per il proprio territorio di riferimento, vuole essere tra le esperienze d’integrazione più articolate presenti in Lombardia in termini di servizi offerti, spazi e operatori presenti – ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII –. A nostro parere incarna lo spirito di queste nuove realtà, che vogliono essere un punto di riferimento per tutta la comunità: per i cittadini, ma anche per gli attori del sistema sociosanitario territoriale, dai medici di medicina generale agli assistenti sociali comunali, dagli specialisti ai volontari, fino agli infermieri di famiglia e di comunità, che si trovano a lavorare insieme per dare ad ogni utente i servizi di cui effettivamente ha bisogno in base alle sue necessità cliniche e alle sue fragilità».

Il Punto unico d’accesso

Tra le novità più rilevanti il Punto unico di accesso, uno sportello polifunzionale in cui operano infermieri, assistenti sociali comunali e dell’Asst Papa Giovanni e volontari. Il Pua può attivarsi su richiesta dell'utente o della famiglia, così come del medico di medicina generale, del pediatra, dei servizi sociali del Comune, o degli ospedali, e raccogliere segnalazioni da qualsiasi struttura dell’Ambito (che comprende i Comuni di Bergamo, Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone). Il Pua è, inoltre, il perno attorno al quale si articola il sistema di offerta per i cittadini fragili o con patologie croniche.

Le altre novità

Tra le novità anche gli ambulatori specialistici di diabetologia, geriatria, terapia del dolore cronico e psicologia. Si tratta di ambulatori di secondo livello, cioè attivabili solo con impegnativa del medico di medicina generale o del pediatra tramite il Pua. In futuro verranno attivati anche un punto prelievi dedicato ai pazienti cronici e il servizio di radiologia domiciliare in favore delle persone anziane, disabili o le cui condizioni di salute non permettono il trasporto in una struttura ospedaliera. La Casa di comunità è anche la sede della centrale operativa del servizio degli Infermieri di famiglia e di comunità del Papa Giovanni. Sono anche attive postazioni di telemedicina che consentono il collegamento con gli specialisti in cardiologia, diabetologia e pneumologia dell'ospedale di Bergamo.

Un altro punto di forza sono le associazioni di volontariato che hanno la propria sede nella Casa di comunità e che aiuteranno gli utenti a orientarsi tra i diversi servizi presenti, tra cui l’hospice, il servizio vaccinazioni e dipendenze e il consultorio. Tanti altri i servizi presenti: scelta e revoca, assistenza protesica, fornitura presidi, certificazioni (patenti, porto d’armi), invalidità civile, patenti speciali (in caso di patologie), la farmacia territoriale, l’hospice “Kika Mamoli” con 12 posti letto accreditati, le cure palliative domiciliari, il centro di emodialisi ad assistenza limitata, il servizio di continuità assistenziale che opera a tutte le ore nei giorni festivi e prefestivi, mentre nei giorni feriali dalle 20 alle 8, l’ambulatorio pediatrico del sabato pomeriggio, la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, l’area disabilità e autismo, il SerD per la cura delle dipendenze, la medicina dello sport, il consultorio familiare.

«Questa struttura - ha aggiunto Attilio Fontana - rappresenta un luogo storico per la città di Bergamo. È una risposta concreta, tangibile e diretta nei confronti di un territorio che ha molto sofferto, ma che dimostra di avere forza e risorse straordinarie. In questa giornata di inaugurazione ricordiamo i tanti cittadini scomparsi che restano nella nostra memoria. Il territorio orobico ha sofferto tantissimo ma ha continuato a offrire cure a oltre 5 mila malati provenienti da tutta la regione. Il potenziamento della sanità in Lombardia trova nelle Case e negli Ospedali di comunità la sua concreta applicazione».

«Una della criticità segnalate a Bergamo e che riguarda tutto il territorio regionale - ha sottolineato Letizia Moratti - è relativa al numero insufficiente dei medici di medicina generale. Stiamo interloquendo quotidianamente con il ministro Roberto Speranza per superare l'attuale carenza che, di fatto, è apparente, in quanto con una migliore organizzazione e razionalizzazione degli orari di lavori dei medici, potremmo offrire risposte immediate e concrete ai bisogni di salute dei cittadini».

Le strutture di Gazzaniga e Calcinate

A seguire il presidente Fontana, la vicepresidente Moratti, insieme agli assessori Claudia Maria Terzi e Lara Magoni hanno inaugurato anche la Casa e l'ospedale di comunità sia Gazzaniga che a Calcinate.

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Sul territorio dell'Asst Bergamo Est, che copre un bacino d'utenza di 103 Comuni (pari a circa 380 mila abitanti) sono previste, entro il 2024, dieci Case di comunità a Seriate, Lovere, Albino, Clusone, Sarnico, Grumello del Monte, Vilminore di Scalve, Calcinate, Gazzaniga, Alzano Lombardo. Oltre a queste verranno realizzati due Ospedali di comunità a Gazzaniga e Calcinate e quattro Centrali operative territoriali a Clusone, Sarnico, Calcinate e Gazzaniga.

L'ospedale “Briolini” di Gazzaniga si conferma quindi un punto di riferimento per la sanità territoriale, grazie alla nuova organizzazione con la riforma del sistema sanitario e ai fondi derivanti dal Pnrr. Il Punto unico di accesso renderà concreto e visibile ai cittadini il vantaggio che deriva da un'integrazione sinergica di competenze dei vari professionisti coinvolti nell'assistenza e cura.

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