Aggiornamento dell'Asst Papa Giovanni XXIII

Oltre la metà dei ricoveri viene altre province. Lieve flessione degli accessi al pronto soccorso

Oltre un quarto dei pazienti non bergamaschi arriva dalla provincia di Milano. Il presidio medico avanzato in via Lunga da lunedì ospiterà anche degenti ordinari. Al momento in Fiera sono ricoverate 26 persone che necessitano di cure intensive

Oltre la metà dei ricoveri viene altre province. Lieve flessione degli accessi al pronto soccorso
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La necessità di ricavare ulteriori posti letto nelle strutture ospedaliere per i pazienti Covid è dettata dai numeri del contagio che, seppur non in modo esponenziale, continua a diffondersi. La buona notizia è che, almeno per il momento, la Bergamasca continua ad essere toccata soltanto marginalmente dalla seconda ondata della pandemia. Come confermato dall’aggiornamento settimanale diffuso dall’Asst Papa Giovanni XXIII, pur mantenendosi «una graduale necessità di posti letto Covid sulla base di istanze territoriali ed extra territoriali», oltre il 50 per cento dei pazienti proviene da altre provincie lombarde e, di questi, oltre un quarto da Milano.

Nel frattempo continua lo sforzo organizzativo per allestire letti aggiuntivi, che saliranno a 906 in tutta la provincia. Inoltre, da lunedì (23 novembre) in Fiera verranno gradualmente attivati ulteriori 30 posti letto di degenza ordinari, ampliabili fino ad arrivare a un massimo di 50, che si aggiungeranno a quelli dedicati alla terapia intensiva. L’azienda socio sanitaria è al lavoro per reclutare il personale ed entro questa settimana sarà anche completata l’attivazione di due moduli dedicati all’alta intensità di cura. Al momento al presidio medico avanzato in via Lunga sono ricoverate 26 persone: 18 pazienti sono in carico all’Asst Papa Giovanni (settori A e B), mentre 8 pazienti agli Spedali Civili di Brescia (settore C).

Buone notizie per la nostra provincia arrivano anche dal monitoraggio degli accessi e dei ricoveri dal pronto soccorso dell’ospedale di Bergamo. «Gli indici sintetici di attività – si legge nella nota di aggiornamento - registrano una lieve flessione negli ultimi tre giorni, presumibilmente in concomitanza con la flessione dell’Rt regionale».

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