Lutto

Romano si ferma per l’addio al giovane pompiere investito

La bara coperta dal tricolore è stata accompagnata in chiesa dall'autoscala dei Vigili del fuoco

Romano si ferma per l’addio al giovane pompiere investito
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Tutti i suoi compagni di caserma lo hanno accompagnato questa mattina nel suo ultimo viaggio. La bara posata sull’autoscala dei Vigili del fuoco volontari di Romano con il tricolore per raccontare chi era Mauro Nicoli, pompiere volontario di soli 32 anni, morto martedì in seguito a un incidente tremendo quanto imprevedibile. Ne parla il Giornale di Treviglio.

Romano saluta il suo pompiere

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Questa mattina in tantissimi hanno partecipato al funerale del giovane pompiere, operaio in un’azienda di Romano, che martedì intorno all’ora di pranzo è rimasto coinvolto in un incidente nel sottopasso di Via Duca d’Aosta, che collega il centro con il quartiere nord della città, i Cappuccini, passando al di sotto della linea ferroviaria Milano-Venezia che taglia in due la città.

Il saluto dei compagni

Presenti, rigorosamente in uniforme, i compagni di Mauro, la sua squadra, quella seconda famiglia di cui facevano e fanno parte anche i fratelli Stefano e Alberto che hanno scortato la bara di Mauro fin dentro la chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo. Con loro anche i Vigili del fuoco dei distaccamenti di tutta la provincia di Bergamo, i carabinieri, la Croce rossa, la Protezione civile, i carabinieri in congedo, la Polizia locale: tutti quelli che in questi anni lo avevano conosciuto sul campo.

L’incidente nel sottopasso

Nicoli stava percorrendo il sottopasso in direzione del centro, in sella alla sua  bicicletta, quando arrivato in fondo alla discesa,  per ragioni da accertare ha improvvisamente perso il controllo della bicicletta, ed è finito contro il guardrail che costeggia il tunnel. È caduto  poi a terra in mezzo alla carreggiata. Pochi secondi, nemmeno il tempo di rialzarsi, e alle spalle è arrivata una Opel grigia, che imboccando a sua volta il sottopasso non ha potuto evitare l’impatto. E’ morto poche ore dopo in ospedale a Bergamo dove era stato trasportato in eliambulanza.

Mauro lascia nel dolore il papà Ettore e i fratelli maggiori AntonioStefano e Alberto. Nella caserma di Romano è stata allestita la camera ardente prima di proseguire per la chiesa parrocchiale.

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