L'annuncio

La chiesa di Sant'Andrea in Città Alta riapre in sicurezza

Installate le telecamere a circuito chiuso che permettono a don Giovanni Gusmini di riaprire le porte in ogni ora del giorno.

La chiesa di Sant'Andrea in Città Alta riapre in sicurezza
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Don Giovanni Gusmini, viceparroco della chiesa di Sant’Andrea di via Porta Dipinta, in Città Alta, aveva un sogno: lasciare aperte le porte della chiesa per quanti volessero vivere, anche in tarda serata, alcuni momenti di meditazione personale o ammirare le opere d’arte (tante) custodite al suo interno. Il sogno, una notte dell’inizio di questa estate, fu infranto da una mano scellerata che, per cercare alcune monetine dell’elemosina, ha distrutto il raccoglitore in legno di fattura di fine Ottocento. Ma altri episodi gravissimi erano accaduti, oltraggio e vilipendio alla religione cristiana, come l’aver trovata rovesciata e bagnata (da urina?) in mezzo alla chiesa la sedia usata dal celebrante sull’altare. Questi fatti avevano costretto don Giovanni a chiudere la chiesa e ad aprirla solamente in occasione della celebrazione della Messa.

Ieri, l’annuncio, dello stesso viceparroco sulla sua pagina Facebook: «La Provvidenza ha provveduto! E in men che non si dica: grazie ai carissimi amici Paolo e Antonio e alla GIS Gestione Impianti Speciali di Pedrengo la Chiesa di Sant'Andrea è ora dotata di un sofisticato impianto di sicurezza con telecamere a circuito chiuso. La possiamo perciò riaprire, perché tutti coloro che desiderano ritagliarsi nelle sue navate silenziose un attimo di pace o vedere le sue meravigliose opere d'arte lo possano fare in tutta tranquillità. Grazie di cuore e buona domenica». Così la chiesa è stata riaperta e tornata alla disponibilità dei fedeli, con la speranza che fatti del genere non possano più accadere.

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