Scandalo di Albano, la maestra da “filmare” era assente da scuola
Nuovi particolari sul caso della telecamera nascosta nel bagno delle maestre. Anche Barbara D’Urso ha seguito la storia
La telecamera l’aveva posizionata nel bagno delle maestre venerdì mattina, 19 febbraio: un fatto che collima con i riscontri emersi dalle indagini. Peccato che la collega-amante, sposata, quel giorno non si sia presentata a scuola per un imprevisto e la microcamera nel frattempo nascosta nell’erogatore della carta igienica, accesa, Maurizio Donisi non sia riuscito a rimuoverla per tempo.
Sono questi i nuovi particolari emersi sullo scandalo di cui è protagonista il sindaco di Albano, maestro nella scuola primaria del paese. Solo all’ inizio della prossima settimana si saprà se Donisi presenterà le sue dimissioni o farà un passo indietro. In caso di dimissioni la Giunta decade, quindi si finirebbe per bloccare l’attività del Comune in un periodo particolarmente delicato, data l’emergenza sanitaria in atto. Una decisione delicata insomma.
Dal banco dell’opposizione Gianmario Zanga, primo cittadino dal 1994 al 2004, ed ex An, si aspetta che sia la stessa maggioranza a chiedere le dimissioni del primo cittadino. Tra i candidati della lista di Zanga, “La tua Albano”, c’era tra l’altro Angela Pagano, la collega di Donisi che ha scoperto la microtelecamera. La spiegazione data dal sindaco (celibe) alla dirigente dell’istituto e ai carabinieri, è noto, parla di un gioco erotico con una collega sposata con cui intrattiene una relazione non ufficiale.
Il maestro non è stato sospeso dal lavoro ma è a casa per malattia. Il fascicolo aperto dalla Procura nei suoi confronti parla per ora di interferenze illecite nella vita privata, aggravato dalla funzione pubblica svolta al momento dei fatti.
Ieri, giovedì 25 febbraio, anche le telecamere Barbara D’Urso si sono occupate del caso. L’avvocato di Donisi, Dimitri Colombi, ha detto all’inviata del programma che conosce Donisi da anni come persona assolutamente irreprensibile, «dunque ho qualche perplessità sull’accaduto».