Scarcerato Simba La Rue, il trapper che a giugno fu accoltellato a Treviolo
I giudici hanno accolto la richiesta del legale, che ritiene le condizioni fisiche del ventenne incompatibili con il carcere: il giovane deve infatti essere operato
Dopo il no arrivato a inizio agosto da parte il gip, ora il Riesame ha dato l'ok alla scarcerazione di Simba La Rue, all'anagrafe Mohamed Lamine Saida, trapper che era finito in manette a fine luglio insieme ad altri otto membri del suo gruppo con accuse a vario titolo, tra cui rapina, lesioni e sequestro di persona.
I giudici hanno accolto l’istanza avanzata dal legale del giovane, l’avvocato Niccolò Vecchioni, e andrà ora agli arresti domiciliari in una comunità assistenziale. Vecchioni aveva sottolineato, anche attraverso un responso medico, come le condizioni di salute di Simba La Rue non fossero compatibili con la detenzione in un carcere. Il ventenne, infatti, deve essere operato a una gamba in seguito all'accoltellamento di cui era stato vittima a Treviolo a metà giugno.
Finora, come ha spiegato il legale, il trapper ha fatto diverse visite di preparazione all'operazione e attenderà di finire sotto i ferri, quindi, in una struttura specializzata nel recupero psico-fisico.