Si è chiusa l'indagine bergamasca sull'accoglienza dei migranti, 35 le persone indagate
Di queste, ben 21 sono legate alla cooperativa Rinnovamento di padre Zanotti, che ha già patteggiato 4 anni. Coinvolti anche membri ed ex membri della Ruah, di Diakonia e delle Prefetture di Bergamo e Cremona
È stata notificata la chiusura delle indagini della Procura di Bergamo aperte la scorsa estate e relative al sistema dell'accoglienza dei migranti nella nostra provincia. Sono 35 le persone che hanno ricevuto la notifica, quasi cinquanta in meno rispetto ai soggetti inizialmente coinvolti.
Di questi 35 soggetti, ben 21 sono riconducibili all'attività della cooperativa Rinnovamento con sede a Romano di Lombardia e fondata da padre Antonio Zanotti, che meno di un mese fa ha già patteggiato quattro anni di pena; la ex presidente della cooperativa, Anna Maria Preceruti, e l'ex economo della stessa, Giovanni Trezzi, hanno invece patteggiato circa tre anni di pena.
I restanti nove soggetti che hanno ricevuto la notifica di chiusura delle indagini sono invece membri della cooperativa Ruah, della Diakonia della Diocesi di Bergamo ed ex funzionari della Prefettura di Bergamo e di Cremona.
Nello specifico, l'indagine riguarda principalmente il modo in cui venivano utilizzati (tra il 2017 e il 2018, in particolare) i 35 euro a migrante che lo Stato erogava in favore degli enti di accoglienza.