La denuncia

Stazione di Bergamo, ragazzo picchiato e ferito con un machete. I sindacati: «È una terra di nessuno»

La Filt-Cgil racconta alcuni episodi di violenza in Piazzale Marconi: «Soprattutto nei fine settimana, ci sono risse, molestie e scippi. Si intervenga»

Stazione di Bergamo, ragazzo picchiato e ferito con un machete. I sindacati: «È una terra di nessuno»
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La stazione di Bergamo è diventata, negli ultimi anni, il simbolo dell'opposizione alla Giunta Gori. Soprattutto la Lega, infatti, ritiene che l'aumento dell'insicurezza e della piccola e media criminalità in quella zona rappresenti il fallimento dell'Amministrazione. Del resto, le notizie di cronaca da Piazzale Marconi e dintorni dipingono una situazione certo non serena. E ora, alla voce di protesta delle opposizioni a Palazzo Frizzoni, si aggiunge anche quella dei sindacati.

In un comunicato diffuso oggi (21 novembre), la Filt-Cgil descrive come «insicura, abbandonata a se stessa, ormai diventata terra di nessuno, tra regolamenti di conti, risse, scippi e molestie, soprattutto nel fine settimana» la situazione all’interno della stazione di Bergamo. Parole pesanti, diffuse dopo che i lavoratori hanno segnalato al sindacato l’ultimo di una serie di gravi episodi di violenza provocati da gang di ragazzi, alcuni minorenni, che vanno ad aggiungersi ad altri casi di delinquenza comune.

Ragazzo picchiato davanti ai passeggeri

«I nostri iscritti ci hanno riferito di una vera e propria spedizione punitiva sabato scorso, con un ragazzo preso di mira da una gang che lo ha raggiunto sulla prima vettura del treno 22664 delle 17.50 in partenza per Treviglio - spiega Marco Sala, segretario provinciale -. La vittima è stata picchiata di fronte agli altri passeggeri, tra cui numerose famiglie con bambini. Poi gli aggressori hanno colpito il ragazzo con un machete. La polizia ci ha messo 15 minuti per arrivare. Nei giorni di sabato e domenica, infatti, la Polfer (la Polizia Ferroviaria) ha una presenza carente all’interno della stazione e l’unico presidio costante delle forze dell’ordine, quello dei Carabinieri, si trova nel piazzale esterno, lasciando dunque banchine e sottopasso spesso senza controlli».

Secondo Sale, «i lavoratori non ce la fanno più, ci riferiscono di una zona franca che viene lasciata pressoché abbandonata ogni sabato e ogni domenica, con la sola eccezione dei giorni in cui in città si svolgono le partite di calcio che richiamano tifosi da fuori, occasione per cui le forze dell’ordine presidiano l’area».

«Continue ingiurie e molestie»

Il sindacato, poi, racconta anche di un altro episodio, avvenuto sabato 12 novembre: un ragazzo è stato accerchiato, minacciato con un coltello e derubato del cellulare nel sottopasso verso via Gavazzeni. «Continue sono poi le ingiurie e le molestie, a volte fisiche, ricevute dai lavoratori, oltre a diversi scippi ai danni dei passeggeri, eventi che avvengono soprattutto nelle ore pomeridiane, non a tarda sera», aggiunge Sala.

La richiesta di un incontro col prefetto

Per questi motivi, la Filt-Cgil richiede urgentemente un incontro con il prefetto per capire come trovare una soluzione condivisa ed efficace: «Abbiamo bisogno di confrontarci con la Prefettura, anche in vista dell’aumento dei passeggeri per le feste natalizie e per il 2023, anno in cui Bergamo sarà Capitale della Cultura, con frotte di turisti in arrivo anche in treno».

Non solo. Il sindacato chiederà a Trenord di dispiegare sulle banchine le proprie squadre di controllo, che già esistono in molte stazioni del Paese ma che mancano a Bergamo. «Ormai lavorare nel comparto dei trasporti è diventato un rischio - conclude Sala - e, come si capisce anche dai due episodi di violenza avvenuti a bordo di bus a Clusone e a Orio, il fenomeno non è limitato a chi opera nelle ferrovie».

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