Dopo il cedimento

Stella Alpina, a rischio la produzione di acqua frizzante: «Le scorte di CO2 stanno per finire»

La riserva di gas basterà fino al 18, massimo 20 febbraio. L'interruzione della produzione porterà al calo del 38 per cento delle vendite

Stella Alpina, a rischio la produzione di acqua frizzante: «Le scorte di CO2 stanno per finire»
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È una corsa contro il tempo a Moio de' Calvi per l'azienda di acque minerali Stella Alpina, che - dopo il cedimento avvenuto lo scorso 27 gennaio lungo la strada che porta allo stabilimento - ha lanciato un appello: le scorte di CO2 per la produzione di acqua frizzante stanno per finire.

La riserva di gas, come riporta Val Brembana Web, basterà fino al 18, massimo 20 febbraio. Dopodiché, nello stabilimento, non sarà più possibile produrre acqua frizzante, con il conseguente calo del 38 per cento delle vendite.

Si cercano soluzioni temporanee

L'interruzione della produzione sarà obbligata finché la strada, unica via d'accesso, non verrà ripristinata. O finché non verrà trovata una soluzione alternativa che permetta ai mezzi pesanti dell'azienda di raggiungere lo stabilimento in sicurezza e permettere il rifornimento.

Al momento, l'unica via d'accesso alternativa è una stretta via percorribile tuttavia soltanto da furgoncini. Per ovviare ai problemi di distribuzione, la Stella Alpina ha anche aperto un magazzino temporaneo a San Giovanni Bianco. Ma non basta: a rischio ci sono anche dei posti di lavoro, se la situazione non verrà risolta.

La strada principale, che costeggia il lago Bernigolo, per il momento continua a essere chiusa dopo la formazione della voragine dello scorso 27 gennaio, causata dall'erosione dell'acqua del bacino lungo la sua sponda. Già da tempo Enel e Comune avevano in programma lavori di messa in sicurezza che, alla luce del cedimento, dovranno essere ripensati e i tempo, quindi, allungati.

Intanto si pensa a una soluzione temporanea, insieme a Regione, come riempire la buca con materiale ghiaioso e calcestruzzo e realizzare, al contempo, un muro di sostegno che permetta così di riaprire.

Commenti
Giorgio Begnis

Abbiamo un cittadino della valle in regione..presto si esibirà

Daniel

A cosa serve oltre che a mangiare soldi e offrire poltrone da scaldare????

Michele

Eh!? Bisogna fare una colletta?

Francesco Giuseppe

Con calma, mi raccomando.Provincia desaparecida, come al solito! La Valle Brembana considerata zero da queste ultime amministrazioni provinciali. Il lavoro delle aziende Brembane bistrattato per farle sparire e sparire i relativi abitanti. Intanto, in compenso diminuiscono i servizi.

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