Sventato attentato alla basilica di Sant'Alessandro progettato da un 22enne egiziano di Azzano
L'arrestato inneggiava alla Jihad e condivideva contenuti dello Stato islamico. I piani terroristici condivisi con altre persone
Progettava un attentato alla Basilica di Sant'Alessandro a Bergamo un 22enne egiziano di Azzano, arrestato stamattina (venerdì 4 ottobre) dalla polizia, quando si è capito che il pericolo era reale e non gli bastava più fare proselitismo sul web.
Già, perché qui non si tratterebbe di un lupo solitario, dato che avrebbe stretto relazioni con almeno altri due connazionali, sottoposti a perquisizione e sequestro dei dispositivi informatici.
Pianificava un attentato ai fedeli
A rendere preoccupante quanto scoperto, il fatto che il nordafricano lavorasse in una pizzeria proprio di fronte al luogo di culto, un fattore che gli avrebbe anche potuto permettere di studiare la strategia migliore per colpire i fedeli, che erano il suo principale obiettivo. Il soggetto, che ora si trova in carcere, è indiziato di apologia di delitti aggravata dalla finalità di terrorismo.
Prima di mostrare il suo proposito di passare all'azione, aveva condotto propaganda online per l'“Islamic State Khorasan Province (Iskp)”, matrice alla quale apparteneva. L'indagine, coordinata dalla Procura di Brescia e condotta dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos) e dalle Digos di Bergamo e Brescia, è iniziata a settembre. Tutto è partito da acquisizioni dell'Aise, il servizio segreto italiano per l'estero, con successivi approfondimenti degli investigatori.
Estremismo antisemita
Il giovane condivideva ed esaltava contenuti apologetici su Stato islamico e Jihad islamica palestinese, oltre che sulla pratica del martirio. Materiale che mostrava una crescente radicalizzazione, nella quale la matrice religiosa si combinava a un profondo sentimento antisemita. Sui social pubblicava immagini e video di propaganda, che inneggiavano all'uso della violenza e agli eventi dell'11 settembre. A completare il tutto, foto nelle quali imbracciava armi da fuoco e con proiettili e le condivisioni di notizie dal magazine dello Stato islamico Al Naba.
A un certo punto, gli inquirenti hanno compreso che aveva deciso di eseguire l'attentato, che avrebbe avuto come bersaglio quelli che considerava gli infedeli cristiani, con la preparazione di un attacco alla chiesa del centro città.
Il tutto contornato da farneticazioni sulla figura dell'Anticristo islamico, Masih al-Dajjal, che sarebbe apparso nel Giorno del giudizio e, secondo l'indagato, avrebbe portato a una temporanea alleanza tra islamici e cristiani per sconfiggere il terzo nemico, gli israeliani ebrei. Al termine di questa battaglia, sarebbe iniziata quella con i cristiani. Vaneggiamenti che pare fossero condivisi da altri utenti, dato che il soggetto avrebbe operato insieme a delle persone nella pianificazione.
Il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi ha precisato che, pur non togliendo la gravità dei fatti, il tipo è residente ad Azzano San Paolo.
NON è di Azzano, è RESIDENTE ad Azzano! Finiamola!