vandali in azione

Treno per Orio, strappati i volantini del comitato di Boccaleone: «Atto vile»

Gli abitanti della zona chiedono che la tratta venga interrata: «Non chiediamo la Luna, solo che non si realizzi un'opera che non mortifichi il quartiere»

Treno per Orio, strappati i volantini del comitato di Boccaleone: «Atto vile»
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Per il Comitato di quartiere di Boccaleone l’unica possibile alternativa al progetto presentato da Rfi per la costruzione del nuovo collegamento ferroviario tra Bergamo e Orio al Serio è l’interramento totale della tratta, dalla stazione cittadina all’aeroporto, oltre alla creazione di un parco lineare ciclopedonale che colleghi Boccaleone con la futura Porta Sud e il centro città.

Un concetto che il comitato aveva anche riportato su alcuni manifesti affissi nella passerella sopraelevata che, superando l’attuale linea ferroviaria in via Rovelli, collega il quartiere con quello della Celementina. Nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 marzo alcuni vandali hanno però strappato i volantini, gettandoli a terra. «Non volgiamo puntare il dito contro nessuno – spiegano dal comitato -. Non abbiamo idea di chi possa essere stato, certo è che non tutti siamo stati educati alla stessa maniera».

Il gesto vile e deplorevole, forse intimidatorio, non ha comunque sortito gli effetti sperati. Tanto che questa mattina i sostenitori del comitato sono tornati in strada per far valere le proprie ragioni, esponendo alcuni striscioni sulle proprie abitazioni privati, sul muro delle suore missionarie comboniane e un paio sulla stessa passerella sopraelevata.

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«Con i volantini prima e, adesso, con questi striscioni – spiega Danila Maida, del comitato – cerchiamo di informare e rendere partecipi tutti i residenti del progetto, che se realizzato dividerebbe in due il quartiere. Vogliamo informare soprattutto gli anziani, che non sono dotati di strumenti informatici, e che subiranno, così come i giovani, il prezzo più alto dalla separazione del quartiere in due parti distinte. Non chiediamo la Luna, ma semplicemente che si realizzi un’opera che non mortifichi il territorio».

Il progetto per il treno per Orio

Nei piani attuali i binari si staccherebbero dalla linea Bergamo-Brescia per curvare verso Boccaleone e alzarsi su un viadotto alto circa 8 metri sopra via Lunga. Uno dei punti maggiormente critici è rappresentato dalla chiusura definitiva del passaggio a livello in corrispondenza di via Pizzo Recastello, già oggi uno snodo critico per Boccaleone.

Palazzo Frizzoni vorrebbe ovviare al problema consentendo a ciclisti e pedoni di attraversare la ferrovia con passaggio ciclopedonale, mentre per gli automobilisti è previsto un sottopassaggio tra la Fiera e il mercato ortofrutticolo, all’altezza della Celadina. L’attuale passerella sopraelevata in via Rovelli sarà demolita e ricostruita.

Soluzioni che però, per i residenti, non eviterebbero una cesura netta tra le due aree di Boccaleone. «Il progetto di Rfi non può essere considerato adeguato e moderno e non è socialmente sostenibile – evidenzia il comitato -, soprattutto per la mancanza di attenzione alle fasce più deboli degli abitanti. La separazione del quartiere sarà definitiva e, ad oggi, il progetto prevede, attraverso una passerella, un unico attraversamento dei binari e del muro di pannelli fonoassorbenti alti sette metri che verranno posati. Non sono previste a breve, nemmeno alternative viarie alla chiusura di via Recastello in quanto anche le blande osservazioni del comune non è dato per scontato che vengano accettate».

«Questo creerà pesantissime ricadute sulla vita degli abitanti e di chi dovrà percorrere in auto il quartiere a causa del traffico che sarà intensissimo – concludono -, anche per i mezzi d’opera che attraverseranno le vie del quartiere durante i lavori».

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