Criminalità

Treviglio, coccio di bottiglia alla gola per rubargli il cellulare: «Siamo minorenni, non potete toccarci»

Una baby gang minaccia un ragazzo di 14 anni per rapinarlo, la scena davanti al municipio

Treviglio, coccio di bottiglia alla gola per rubargli il cellulare: «Siamo minorenni, non potete toccarci»
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Una rapina a un 14enne, minacciato con un coccio di bottiglia alla gola da una baby gang composta da quattro 15enni: è successo a Treviglio nella serata di ieri (martedì 24 agosto), intorno alle ore 20. Una scena che fa maggiormente scalpore, se si pensa che ha avuto luogo davanti al municipio della città della Bassa, in piazza Manara.

Il gruppo di minorenni aveva puntato il ragazzino, che era stato braccato fin da vicolo Municipio e in seguito messo con le spalle al muro contro un pilastro proprio davanti al palazzo del Comune. Uno dei quattro ha poi spaccato la bottiglia di birra che aveva in mano e utilizzato il coccio acuminato per minacciare il giovane, puntandoglielo alla gola e intimandogli di consegnare il cellulare.

Un gesto che ha attirato l'attenzione di una coppia di quarantenni che passavano da quelle parti, i quali hanno urlato ai delinquenti di smetterla e hanno allertato il 112. Nel frattempo però quello con il coccio di bottiglia si è preso il telefono della vittima e si è dileguato, mentre gli altri tre sono rimasti sul posto.

Il caos ha attirato altri passanti e anche il barista della piazza, che ha chiesto conto di ciò che era accaduto ai membri della banda che erano ancora lì e ha poi tentato di trattenerli, per evitare che si dessero anche loro alla fuga. Tuttavia questi hanno prima fatto finta di non conoscere il rapinatore, poi uno ha detto: «Sono minorenne, se mi tocchi ti denuncio e finisci in galera». Sul posto è arrivata la volante della Polizia, che ha raccolto le prime informazioni e ha accompagnato il rapinato e alcuni testimoni in commissariato.

Successivamente gli agenti hanno raggiunto tre dei membri della baby gang, che tentavano di salire su un treno in direzione Brescia alla stazione centrale. Sono stati portati in commissariato per accertamenti e vi sono rimasti fino a tarda notte: alla fine due di loro sono stati denunciati.

 

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