La messa del vescovo Beschi

Tutta Casnigo al ricordo di don Giuseppe Berardelli, parroco vittima del coronavirus

Intensa celebrazione fra le tombe. «Mostrava una serenità per noi impensabile e aveva il dono di saper unire con gioia semplice»

Tutta Casnigo al ricordo di don Giuseppe Berardelli, parroco vittima del coronavirus
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di Giambattista Gherardi

Un ricordo grato e commosso, che ha raccolto l'intera comunità. C'era il Vescovo monsignor Francesco Beschi martedì 23 giugno al cimitero di Casnigo per presiedere la messa a ricordo dell'arciprete don Giuseppe Berardelli, morto lo scorso marzo nei giorni della pandemia. Nel giorno di vigilia di San Giivanni Battista, che di Casnigo è patrono, attorno all'altare c'erano una quindicina di sacerdoti, a rappresentare le comunità della Val Gandino, quelle dove don Giuseppe ha prestato servizio pastorale e i compagni di ordinazione. Presenti anche il sindaco Enzo Poli con fascia e gonfalone, gli amministratori comunali, i rappresentanti della Confraternita Madonna d'Erbia e di tutte le associazioni del paese, i giovani dell'Oratorio che hanno accompagnato con o canti, e tante, tantissime famiglie, che all'uscita hanno ricevuto un'immagine ricordo. Da Fiorano è giunto un ritratto di don Giuseppe a grandezza naturale. Il ricordo dell'arciprete è stato affidato a don Manuel Valentini, già al suo fianco come diacono a Casnigo e oggi curato a Gandino. In questi mesi il servizio pastorale è stato guidato da don Giuseppe Merlini, parroco di Leffe.

Nato nel 1947 a Fonteno, don Giuseppe Berardelli era stato ordinato sacerdote nel 1973. Per tre anni era stato coadiutore nella parrocchia di San Giuseppe in città e successivamente a Calolzio fino al 1984, quando venne nominato parroco a Gaverina. Rimase in quella comunità fino al 1993 e fu poi parroco a Fiorano al Serio.

Don Giuseppe Berardelli, morto lo scorso marzo

Don Giuseppe divenne arciprete a Casnigo nel 2006 e da subito lavorò al progetto di ristrutturazione dell'oratorio, dedicato a San Giovanni Bosco e S.Giovanni Paolo Ii Papa, di cui Casnigo conserva la talare reliquia nel Santuario della Madonna d’Erbia. Dal carattere gioviale, era legato al culto mariano e univa all'impegno pastorale una cordiale sintonia con la gente ed i volontari.
Nel corso della celebrazione sono stati ricordati anche la mamma Virginia e il fratello Massimo. «Mostrava una serenità per noi impensabile - ha detto don Valentini ripercorrendone il cammino sacerdotale - e aveva il dono di saper unire e condividere con gioia semplice, colmo di Spirito Santo». Dal prossimo settembre, come confermato in chiusura da mons.Beschi, nuovo parroco di Casnigo sarà don Massimo Cornelli, già curato a Cene e missionario in Costa d'Avorio.

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