Un'altra spaccata a Lallio, in pochi mesi già cinque furti lungo la Provinciale 525
Continua lo stillicidio di colpi lungo l'arteria viaria. Stavolta nel mirino, dopo i bar e i negozi di biciclette, anche uno store di utensili
Cinque colpi nel giro di pochi mesi. La Provinciale 525 entra a pieno titolo nella classifica delle strade più bersagliate dai malviventi.
L'ultima spaccata, in ordine di tempo, quella avvenuta nella notte fra domenica 13 e lunedì 14 agosto, in un negozio di utensileria in territorio di Lallio. Ma nelle scorse settimane e nei mesi precedenti c'erano stati furti con scasso anche in altri negozi e bar.
La spaccata di Lallio
Ieri sera, nel mirino dei soliti ignoti è finito lo store Hilti. Era passata da poco la mezzanotte e mezza quando i malviventi a bordo di un furgone hanno prima divelto il cancello del negozio di attrezzi da lavoro e utensileria. Poi, usando il furgone come un ariete, sono andati in retromarcia contro la saracinesca che proteggeva la vetrina dello store, fracassandola.
Il blitz all'interno del negozio è stato rapidissimo. I ladri hanno arraffato ogni cosa sul loro percorso. Poi, nel giro di pochi minuti, sono saliti a bordo del furgone e hanno fatto perdere le loro tracce.
Ancora al vaglio di carabinieri, giunti sul posto, l'entità del bottino. I militari dell'Arma hanno avviato le indagini, Ma finora poco hanno potuto contro i malviventi.
Gli altri colpi lungo la provinciale
Dopo le continua razzie contro le farmacie, non più tardi di qualche giorno fa, un altro furto. A Dalmine, ma sempre lungo la provinciale 525. I ladri hanno fatto razzia al Bar Sabrina. Sono entrati nell'esercizio pubblico di notte, forzando una finestra sul retro. Hanno rubato i soldi dalla cassa, le sigarette. Ma soprattutto centinaia di biglietti del Gratta e vinci.
Sempre i tagliandi del celebre concorso erano finiti nel mirino del furto avvenuto, a fine luglio, al bar Babaloba. Anche in questo caso un locale sulla stessa direttrice. La banda entrata in azione, però, in quel colpo aveva perso alcuni biglietti durante la fuga.
E ancora, ad aprile e prima ancora febbraio, nel mirino erano finiti dei negozi di biciclette, sempre lungo la stessa provinciale.