Il duro commento

Verbali zona rossa desecretati, Noi Denunceremo: «Chi ha ammazzato la gente non è stato il virus»

I rappresentanti dei familiari delle vittime intervengono sulla pubblicazione dei documenti sul sito della Protezione Civile: «Ci sentiamo umiliati e offesi. Quei documenti rappresentano un oltraggio alla decenza e al pudore»

Verbali zona rossa desecretati, Noi Denunceremo: «Chi ha ammazzato la gente non è stato il virus»
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«Ci siamo presi il tempo di leggere ed analizzare tutti i documenti desecretati. Riteniamo che i contenuti dei documenti emersi, particolarmente quelli che anticipano il lockdown nazionale, denotino che chi ha ammazzato la nostra gente non siano stati "il nemico invisibile" o il "virus assassino"». È il duro commento di Luca Fusco e Consuelo Locati, rispettivamente il presidente e la legale del comitato Noi Denunceremo a margine della decisione presa dal dipartimento della Protezione Civile che, nel pomeriggio di venerdì 4 settembre, ha pubblicato sul proprio sito internet i verbali del Comitato tecnico scientifico, ossia i resoconti delle riunioni tra esperti e Governo in cui veniva discussa la gestione dell’emergenza sanitaria.

Il parere del comitato è che i dossier svelino, sostanzialmente, l’impreparazione generale di un sistema inadatto in quel momento ad affrontare la pandemia. «Ci chiediamo come si possa arrivare alla terza settimana dalla dichiarazione dello Stato di emergenza senza avere una cernita completa dei letti a disposizione negli ospedali, particolarmente nelle terapie intensive – aggiungono Fusco e Locati -. O come si possa aver pensato che non fosse necessario tracciare gli asintomatici. Non siamo stati di fronte ad una pandemia, ma all'ennesimo caso di malagestione italiana».

«Ci siamo a lungo chiesti perchè si sia deciso di tenere degli atti pubblici secretati per cosi tanto tempo. Ora abbiamo una risposta. Come rappresentanti dei familiari delle vittime ci sentiamo umiliati e offesi; crediamo che quei documenti rappresentino un oltraggio alla decenza ed al pudore». Per queste ragioni il comitato annuncia il proprio silenzio stampa. «Non intendiamo rilasciare dichiarazioni fino a quando riterremo necessario ritornare a farlo – concludono -. Il nostro silenzio sarà quelli di tutti i familiari delle vittime. Non solo quelle di coronavirus, ma anche delle migliaia che a causa dell'emergenza hanno dovuto posticipare cure e operazioni importanti e che, pur potendo sopravvivere, ci hanno lasciato in questi mesi».

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