il caso

Vertenza Sematic in Provincia, al tavolo di crisi spicca l'assenza di Confindustria Bergamo

Nel frattempo oggi, martedì 8 settembre, termina lo sciopero indetto nella giornata di giovedì 3 settembre

Vertenza Sematic in Provincia, al tavolo di crisi spicca l'assenza di Confindustria Bergamo
Pubblicato:
Aggiornato:

Tra i rappresentati delle istituzioni e delle associazioni di categoria seduti attorno al tavolo di crisi convocato nel pomeriggio di lunedì 7 settembre in Provincia per discutere della vertenza Samatic di Osio Sotto un’assenza spicca su tutte: quella di Confindustria Bergamo. Un vuoto che assume un peso specifico non indifferente, visto l’associazione degli industriali rappresenterebbe gli interessi dell’azienda, e che arriva nonostante la solidarietà manifestata nei confronti dei lavoratori da parte di diversi esponenti politici bergamaschi.

IMG-2110
Foto 1 di 4
IMG-2112
Foto 2 di 4
IMG-2132
Foto 3 di 4
IMG-2130
Foto 4 di 4

«Nell’incontro di oggi abbiamo visto l’interessamento e la solidarietà delle varie forze politiche che si adopereranno per sostenere la lotta dei lavoratori con l’obbiettivo di cambiare le intenzioni dell’azienda di delocalizzare gran parte della produzione in Ungheria – sottolinea all’uscita dall’incontro Claudio Ravasio, della segreteria Fiom-Cgil provinciale».

Nel frattempo oggi, martedì 8 settembre, termina lo sciopero indetto lo scorso giovedì non appena era stata appresa la notizia che la direzione del Gruppo Wittur avrebbe deciso il trasferimento di circa il 70 per cento delle linee di produzione in Ungheria. L’azienda dal canto suo precisa che si tratta solo di della sospensione di parte della produzione.

I lavoratori avevano tenuto le braccia incrociate anche nelle giornate di venerdì e lunedì. «Dato che la vertenza avrà una durata significativa – aggiunge Ravasio - riteniamo che domani mattina sia utile riprendere l’attività lavorativa, ma dalle ore 13 alle 14 è convocata un’assemblea in sciopero davanti alla portineria per informare i lavoratori di quanto è emerso nell’incontro di oggi». Al momento l’esubero di personale verrà gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19: l’ammortizzazione sociale partirà da mercoledì. Ma, come spiega la Fiom-Cgil, «i lavoratori non vogliono la cassa, vogliono indietro i loro posti di lavoro».

Seguici sui nostri canali