L'uomo che ha speronato Monguzzi ha confidato al compagno di cella di aver assunto cocaina
Non solo, ha anche detto che al momento dell'incidente ne aveva altri 5 grammi addosso e che avrebbe «picchiato dentro» al motociclista
Come dimostrato dalle analisi dei carabinieri, oramai era già noto che avesse assunto cocaina l'investitore di Walter Monguzzi, 55 di Osio Sotto speronato dalla sua moto lo scorso 31 ottobre a Montello. Tuttavia, nelle conversazioni dello stesso - che attualmente si trova agli arresti domiciliari -, con il suo ex compagno di cella, l'accusato avrebbe ammesso di non essersi fermato, perché, oltre ad avere assunto cocaina, ne aveva anche 5 grammi addosso. Da lì la decisione di non prestare soccorso.
L'ammissione al compagno di cella
Il Corriere Bergamo riporta anche come in cella l'uomo avrebbe parlato al suo confidente, che era intercettato, della dinamica dello speronamento, ammettendo di avere «picchiato dentro» al motociclista. Il contenuto esatto di queste conversazioni, come saranno interpretate e che peso sarà dato loro dalla Corte d’Assise del giudice Giovanni Petillo (a latere Sara De Magistris) si vedrà nel corso dell’istruttoria. Tuttavia, l'interesse che si è generato intorno a questi documenti è già molto alto. Si tratta di sette scambi con il compagno di cella e di un colloquio con la moglie.
La dinamica
Entrano nel processo anche le telefonate ai soccorsi dei passanti che assistettero alla tragedia. Emerse subito il racconto di cinque testimoni oculari che fin dai primi racconti hanno parlato di un vero e proprio speronamento da parte dell'auto contro la moto di Monguzzi. Nella prossima udienza, prevista il 9 giugno, al perito nominato dalla Corte sarà affidato l’incarico di trascrivere intercettazioni e telefonate. Il processo entrerà nel vivo solo successivamente, a settembre, quando saranno ascoltati i testimoni e lo stesso imputato.