Covo e i suoi murales diventano virali su Instagram: lanciata la sfida a Calcio
Da qualche anno, i due centri della Bassa si rincorrono in una spettacolare "gara" artistica. E sui social una travel blogger ha reso celebre Covo
Una sfida a colpi di arte, ma sui muri. Come racconta PrimaTreviglio, negli ultimi anni a Covo si sono moltiplicati i murales artistici e ora il comune rischia seriamente di strappare ai vicini di Calcio il primato tanto ambito di "paese dei muri dipinti".
Con l'opera che l’artista bresciana Vera Bugatti sta ultimando in via della Repubblica in questi giorni e un altro in arrivo in via Marconi e commissionato all'artista romana Alessandra Carloni, saranno ben undici i murales a Covo.
I due nuovi murales in arrivo a Covo
L'opera di Bugatti è una raffigurazione "contemporanea" di Santa Lucia, un soggetto molto caro alla tradizione religiosa e popolare sia di Bergamo che di Brescia: «Nell’occasione della Capitale della Cultura, un omaggio alla tradizione e al territorio locale - ha spiegato l’assessore alla Cultura di Covo, Alberto Gatti -. L’opera, dipinta con colori acrilici su muro, è grande otto metri per sei e sarà ultimata tra sabato e domenica. Lo inaugureremo durante il festival "Cure-Covo urban regeneration", che animerà il paese tra il 19 e il 21 maggio».
Il secondo murales in arrivo, come detto, è invece stato commissionato ad Alessandra Carloni, una street artist romana. Raffigurerà un carillon, con un richiamo a un’altra caratteristica della Bassa: la presenza di acqua e di mulini. L’artista dovrebbe cominciare a lavorare tra un paio di settimane.
Il successo su Instagram
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Nel frattempo, in modo del tutto imprevisto, la campagna di promozione turistica del Comune ha preso una piega fortunata. Una travel blogger italiana (Nicoletta, alias @sentichiviaggia) ha infatti realizzato nelle scorse settimane un video su Instagram in cui racconta la sua breve visita a Covo e ai murales realizzati nei giorni scorsi. Il reel è andato molto bene: ha macinato migliaia di visualizzazioni e il risultato inatteso è stato che nelle ultime settimane a Covo si sono viste davvero frotte di turisti provenienti da tutta la Lombardia.
Oltre a queste due opere in via di realizzazione, sono già nove i murales di Covo, disseminati su facciate di abitazioni private, palazzi e cortili del paese nell’ottica di una rigenerazione urbana estremamente contemporanea e colorata. Il primo fu Le avanguardie del Novecento, realizzato in via del Barco nel 2016. Seguì Cartoon in via Umberto I (2017); La conversione di San Paolo Odescalchi in via della Repubblica, realizzato nel 2018 da Andrea "Ravo" Mattoni; Il Piccolo principe in via Scarpini nel 2019; Concerto per violino, dipinto nel 2020 da UFOCinque in memoria del musicista covese Giulio De Micheli; Proiezioni, del 2021, realizzato all’ingresso del paese dall’artista torinese Vesod in via San Lazzaro. I più recenti, risalenti all’anno scorso, sono Il rapimento di Europa di Kraser Tres e Hydrogen carbonate and Musa sikkimensis di Fabio Petani.
I grandi classici di Calcio
Il rapimento di Europa, di Kraser Tres
La Conversione di San Paolo di "Ravo" in via della Repubblica a Covo, ispirato al Caravaggio
Hyrdrogen carbonate and musa sikkimens di Fabio Petani
Proiezioni di Vesod, in via San Lazzaro a Covo
La processione per il Santo Patrono, 2000, di Trento Longaretti, a Calcio
L’arrivo del primo treno, 1999, di Calisto Gritti, a Calcio
Il primato di Calcio, che di muri dipinti ne ha ben 47, è ovviamente ancora lontano dall’essere scalfito. Ma intanto la sfida è lanciata. Tra i pittori che hanno dipinto il "paese dei muri dipinti" si annoverano alcuni tra gli artisti più importanti del panorama locale e non solo, a partire da Trento Longaretti, che ha affrescato quello che è probabilmente il murale più famoso del paese, sulla facciata del Municipio. O come Calisto Gritti, autore di una geometria contemporanea che nel 1999 raccontava, con stile futurista, l'arrivo del primo treno.
Covo gioca tuttavia una carta in più, nel "derby" tra vicini di casa: «Beh, in realtà con Calcio stiamo lavorando insieme, molto bene - premette l’assessore covese Gatti -. Ma certamente la caratteristica dei nostri murales, che pure sono meno numerosi, è probabilmente quella di essere un po' più contemporanei e “instagrammabili” rispetto a quelli di Calcio, che sono bellissimi ma hanno un stile che risale a qualche decennio fa».