Assurdo

Lo strafalcione del Comune di Bergamo su Bartolomeo e Medea Colleoni (com'è possibile?)

Un lettore ci ha scritto per segnalare delle informazioni storiche completamente errate presenti sul portale ufficiale di Palazzo Frizzoni

Lo strafalcione del Comune di Bergamo su Bartolomeo e Medea Colleoni (com'è possibile?)
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Pubblichiamo la lettera che ci ha scritto un lettore e che sottolinea come sul sito del Comune di Bergamo ci sia una pagina contente informazioni storiche completamente errate su Bartolomeo Colleoni e sua figlia Medea.

«Gentile direttore,

mi rivolgo a lei dopo avere letto gli strafalcioni che si trovano sul sito del Comune di Bergamo riguardo alla figlia di Bartolomeo Colleoni, la celebre Medea. La pagina del Comune afferma che Medea morì il 6 marzo 1470 e che venne tumulata nella chiesa della Basella (che il Colleoni stesso aveva fatto costruire).

Fin qui tutto esatto. Si legge quindi che "nel 1482, Colleoni, fece trasferire il monumento da Urgnano a Bergamo, nella Cappella e, da quel momento, Medea ebbe una sistemazione definitiva". Completamente falso. Questa frase, al di là della punteggiatura incomprensibile, è del tutto sbagliata: Colleoni morì nel 1475 quindi nel 1482 non poteva disporre alcunché! Non fu lui a ordinare il trasferimento nella Cappella Colleoni, anche perché la salma di Medea restò alla Basella per molti decenni.

È bene informare che, alla morte della figlia adorata, Bartolomeo incaricò il grande scultore Giovanni Antonio Amadeo di realizzarne il monumento funebre, che venne terminato dopo che il Colleoni stesso era morto, quindi dopo il novembre 1475. Il monumento trovò posto nella chiesa del convento della Basella e da lì venne trasferito nella Cappella Colleoni soltanto nel 1842 su iniziativa del Luogo Pio Colleoni che volle riunire nella Cappella i due sarcofagi, padre e figlia.

Mi chiedo, signor direttore, come è possibile che nel sito del Comune di Bergamo vengano inserite informazioni così grossolanamente errate? Stiamo parlando di Bartolomeo Colleoni e di sua figlia, non di un soldatino qualsiasi del quindicesimo secolo o di personaggi sconosciuti! Mi chiedo, in tutta franchezza, quale sia il livello culturale del nostro Comune... Se penso che siamo stati Capitale italiana della Cultura soltanto lo scorso anno... Rabbrividisco.

La ringrazio per l’attenzione e con l’occasione le porgo i miei cordiali saluti»

Lettera Firmata

Commenti
Piero

capitale della cultura vs. cultura del capitale

attilio

Ammirevole la conoscenza del mittente e anche la sua buona volontà nella segnalazione. Si evince anche da queste imprecisioni che serve maggiore attenzione per la nostra storia e per il patrimonio anche materiale costituito.

Adriano

Trattandosi del sito comunale sarebbe doveroso porre maggiore attenzione su quanto viene pubblicato. Ma onestamente quanto di noi si sarebbero accorti dell'errore. Cerco sempre di approfondire la conoscenza della mia città, ma più che l'esatta cronologia degli eventi mi ha colpito il dolore del padre ormai vecchio per la perdita della figlia prediletta. Quando Medea si ammalò, il padre abbandonò i suoi incarichi per starle vicino. Medea in breve tempo si aggravò e morì. Il passerotto suo compagno di giochi, quasi avesse compreso la sorte della compagna, lo stesso giorno morì. Il padre volle che il passero fosse imbalsamato e sistemato nella bara della figlia. Tuttora è conservato sotto una campana di vetro e vi è forse un suo ricordo, nell'uccellino scolpito a rilievo in cima alla colonna di sinistra della tomba di Medea. Conta più il rigore storico o i sentimenti ad essa collegati?

Paolo Giorgetti

Ennesima dimostrazione del livello culturale di questa Amministrazione.

Francesco Giuseppe

Non è la prima volta che gli amministratori del comune di Bergamo incorrono in questi "svarioni". Dimostrazione che hanno voluto la capitale della cultura per altri interessi. Infatti di cultura Bergamasca, come questa, nell'anno passato non c'è stato nulla.

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