Restauro concluso, Palazzo Moroni adesso è interamente visitabile. Ed è stupendo
Il Fai ha annunciato oggi la fine dei lavori. Dal 22 novembre chiunque potrà ammirarne la bellezza, all'interno e negli spazi esterni
di Clara Scarpellini
Da mercoledì 22 novembre aprirà al pubblico integralmente il palazzo seicentesco dei Moroni, nel cuore della Città Alta, dopo tre anni di restauri. Questo è ciò che è stato annunciato con grande soddisfazione nella conferenza stampa tenutasi oggi (venerdì 17 novembre) proprio all’interno delle sale di Palazzo Moroni. All’incontro sono intervenuti Marco Magnifico, presidente Fai (Fondo Ambiente Italiano); Marco Beolchi, consigliere Fondazione Museo di Palazzo Moroni; Paola Candiani, direttore Restauri e Conservazione Fai; Daniela Bruno, vicedirettrice generale Fai per gli Affari Culturali; Marco Di Luccio, direttore Beni Fai; Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo; Francesca Caruso, assessora alla Cultura della Regione Lombardia.
I restauri di Palazzo Moroni sono stati realizzati grazie al contributo di Regione Lombardia, al sostegno di Deutsche Post Foundation, dell’Associazione Amici del Fai e di Friends of Fai, organizzazione statunitense da anni al fianco della Fondazione nella cura e valorizzazione del patrimonio italiano. Grazie anche al generoso sostegno di Fmesa, Fugazza F.lli & C., Banca Sella, C.B.C Europe, Fondazione Pomara Scibetta Arte Bellezza Cultura, Nespresso, The Ruth Stanton Foundation, Rulmeca, Sias, Fondazione Berti Onlus e, infine, ai numerosi donatori privati per i contributi donati a favore del restauro.
Le novità di Palazzo Moroni
Il Fai e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, in occasione della Capitale Italiana della Cultura, inaugurano ancora una volta Palazzo Moroni. Dopo l’apertura dei giardini e dell’ortaglia nel giugno 2020 e quella di quattro sale con affreschi barocchi nel settembre 2021, il palazzo seicentesco apre integralmente da mercoledì 22 novembre 2023 a tutti i visitatori. In questa occasione completano il percorso di visita cinque ulteriori sale al piano nobile, caratterizzate da un allestimento ottocentesco – Sala Gialla, Sala Rosa, Sala Azzurra, Salottino Cinese e Sala Turca – e il mezzanino, con il cucinone e l’appartamento utilizzato fino al 2009 dal conte Antonio Moroni, ultimo abitante della dimora.
Si inaugurano, inoltre, gli spazi di accoglienza rinnovati, come la biglietteria con negozio, e nuovi servizi e strumenti di accompagnamento alla visita, a cominciare da un video-racconto con proiezioni immersive allestito nel cucinone, che narra la storia della famiglia e del palazzo.
Lo scalone d'onore
Sala Gialla
Il Cavaliere in Rosa di Giovan Battista Moroni
Sala Azzurra
Sulle orme degli “Eccitati”
Palazzo Moroni è il primo palazzo urbano acquisito dal Fai, che è orgoglioso di inaugurare i lavori di restauro per la messa in sicurezza, la conservazione e la valorizzazione, che hanno interessato i giardini, estesi con terrazzamenti panoramici ai piedi della Rocca civica e fino all’ortaglia, due ettari di campagna nel cuore della città, e gli interni, conservati nelle decorazioni, negli arredi, negli oggetti e nelle opere d’arte della collezione di famiglia, come i tre ritratti di Giovanni Battista Moroni (1521 circa-1579/1580): Il Ritratto di Isotta Brembati, Il Cavaliere in rosa e il Ritratto di signora anziana.
Il bene è stato affidato al Fai nel 2019, a seguito di un accordo con la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, proprietaria del palazzo, istituita nel 2008 dal conte Antonio Moroni (1919-2009) e ancora presieduta dalla figlia Lucretia, per perseguire la missione di rendere il bene un patrimonio collettivo: «Vorrei condividere con voi l’emozione di rivedere aperte le stanze del palazzo che, per secoli, è appartenuto alla mia famiglia; oggi dopo mesi di importanti restauri chi vi entrerà potrà ritrovare gli stessi ambienti in cui, mio padre ed io, abbiamo vissuto anni felici della nostra vita», ha commentato nell'occasione Lucretia Moroni.
È così che Fai ha deciso di fare propria la missione dell’antica Accademia degli Eccitati – istituzione italiana con sede a Bergamo fondata nel 1642 che raccoglieva eruditi e studiosi –, ovvero quella di «risvegliare i cittadini dall’ozio torpido, appassionandoli alla cultura», come ha spiegato Marco Magnifico, augurando al Palazzo Moroni una vita lunga, che possa appunto “eccitare” alla cultura sempre di più, soprattutto i giovani.
Le informazioni utili
L’apertura al pubblico sarà dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle ore 17). Per quanto riguarda il prezzario, invece, si potrà acquistare il biglietto intero a 11 euro; ridotto 6-18 anni e studenti 19-25 anni: 5 euro; studenti universitari fino ai 25 anni: 3 euro; famiglia (due adulti e figli 6/18 anni): 28 euro; per gli iscritti Fai, Convenzione Into – The International National Trust Organisation, Convenzione Louvre - Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, Convenzione Abbonamento Musei, persone con disabilità e accompagnatore: gratuito.
In particolare, domenica (19 novembre), dalle 18.30 alle 21, Palazzo Moroni sarà aperto gratuitamente ai cittadini di Bergamo, mentre il giorno dopo, lunedì 20, nell’ambito delle Giornate Fai per le Scuole, è prevista un’apertura dedicata interamente agli studenti condotta dagli “Apprendisti Ciceroni” del Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo.