Le foto dei tifosi all'Olimpico

Tutti quei sorrisi a fine partita raccontano più di mille parole

Tutti quei sorrisi a fine partita raccontano più di mille parole
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Roma-Atalanta è stata una partita incredibile per tanti motivi. La rivoluzione di Gasperini, la magia del primo tempo tra i più belli di sempre e poi loro, quella quarantina di "matti" che un lunedì sera di fine agosto sono andati all’Olimpico per vedere una partita che pareva segnata e invece è stata semplicemente meravigliosa. Qualcuno è partito da Bergamo in auto, altri sono andati in treno e rientrati in macchina e i più fortunati hanno optato per il fine settimana lungo: benedetti dal Papa e poi abbagliati dal Gasp.

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"Chei de la Coriera": tre van d’amore. Con il grosso della tifoseria bloccato dal divieto di trasferta per i non possessori di tessera del tifoso, gli unici che si sono organizzati per garantire la trasferta sono stati “Chei de la Coriera”. Capitanati dall’inossidabile Marzo Zanotti, una ventina di appassionati si sono messi in marcia verso Roma di buon mattino con il solito programma di viaggio: nessuna fretta, tappa per il pranzo in Toscana e arrivo a Roma nel tardo pomeriggio. Le immagini che sono arrivate intorno alle 13.30 dal ristorante Nonna Rosa di Chiusi confermano la voglia di seguire la Dea in giro per l’Italia e l’Europa di questo gruppo di amici che, a parte Haifa (impossibile per costi e disponibilità aeree), ha finora seguito l’Atalanta in tutte le partite disputate. Anche a Copenaghen, giovedì, una rappresentanza di “Chei de la Coriera” sarà presente a bordo del volo charter organizzato da Ovet in quella che rappresenta la partita più importante della stagione fino a questo momento. Il gruppo è rientrato nella notte dalla Capitale e i più arzilli alle 8.30 erano già al lavoro: nemmeno un’ora di riposo e subito operativi.

Il tifo all’Olimpico: una goccia nerazzurra. Dentro allo stadio Olimpico, ovviamente, non c’è stata partita. Né in campo né sugli spalti. La vera grande notizia è che i tifosi della Roma hanno vinto solo la gara del tifo perché in quarantamila contro quaranta era impossibile andasse diversamente. Quelle ottanta mani nerazzurre si sono però spellate nel settore ospiti davanti a una prestazione da far accapponare la pelle a conferma di come “il Calcio secondo Gasperini” (una citazione evangelica non casuale) è una dottrina che ormai ha rapito tutti i tifosi della Dea e gli amanti del bel calcio. Nel primo tempo, i fischi assordanti della curva romanista sono stati stracciati dalle progressioni di Zapata e dai gol di Rigoni; l’esultanza della panchina e dello sparuto gruppetto di atalantini presenti nel settore ospiti si è sentita nitidamente perché Sky ha i microfoni ben posizionati e quando le inquadrature si spostavano dai tifosi di casa (campo largo) a quelli in trasferta (campo strettissimo), i volti e i sorrisi erano tanto diversi quanto bellissimi da vedere.

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3-3 finale, ma non importa. Al fischio finale, il 3-3 ha lasciato un po' di amaro in bocca al popolo nerazzurro, ma la prima immagine arrivata via satellite racconta qualcosa di meraviglioso. Due ragazze, maglia ufficiale d’ordinanza e sorriso a mille denti, guardavano il campo con la soddisfazione di chi aveva appena assistito a uno spettacolo assoluto. Pensare di andare a Roma con quella formazione e strappare un pareggio che sta pure stretto è qualcosa che non si poteva immaginare nemmeno nei sogni più belli. Ora è già tempo di pensare alla prossima sfida, visto che Copenaghen-Atalanta è dietro l’angolo e la voglia di andare ai gironi farà concentrare tutti su quello che serve in Danimarca per staccare il pass che ci garantirà altre sei splendide avventure di stampo europeo. Roma-Atalanta sembrava una gara d’impiccio e invece è servita per capire ancora di più che il calcio della Dea è una cartolina meravigliosa per tutto il movimento della Serie A. All’Olimpico lo hanno visto tutti, compresi quei quaranta "matti" arrivati da Bergamo.

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