Arrivano i rimborsi del Cashback per le spese da gennaio a giugno: sui conti fino a 150 euro

Arrivano i rimborsi del Cashback per le spese da gennaio a giugno: sui conti fino a 150 euro
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Alcuni utenti bergamaschi hanno già incominciato a ricevere i bonifici per aver aderito al cashback, con rimborsi fino a 150 euro: unica condizione, l'aver fatto almeno 50 transazioni con metodo di pagamento elettronico negli esercizi commerciali, avvalendosi di carta di credito o bancomat. Ovviamente, avendone diritto circa sei milioni di persone in tutta Italia, ci vorrà del tempo prima che arrivino a tutti i destinatari.

Il Cashback di Stato si basava su di una formula secondo la quale, per ogni acquisto effettuato con pagamento elettronico, il 10 per cento della spesa veniva restituito in una sorta di salvadanaio virtuale, fino a 300 euro annui, erogati in intervalli di tempo di circa 90 giorni. Per questa prima parte era appunto previsto un versamento sui conti dei cittadini fino a 150 euro, per poi passare alla seconda parte, che però è stata temporaneamente rimandata.

Infatti, con il decreto del Governo del 30 giugno scorso, la misura è stata messa per il momento in pausa, per valutare meglio i risultati dell'iniziativa, varata dal precedente esecutivo, e capire se possa essere migliorata. Una scelta, quella del governo Draghi, che è stata apprezzata anche dalle agenzie dei consumatori di Bergamo, le quali, pur condividendo le ipotesi sui vantaggi, ritengono che al momento le risorse statali possano essere convogliate verso chi è più in difficoltà.

«Giudichiamo positivamente il cashback di Stato, al quale hanno aderito veramente molti cittadini. Allo stesso tempo ci è sembrato corretto non riproporre subito l’iniziativa, in quanto i soldi possono essere utilizzati anche per altre necessità – ha dichiarato Mina Busi, presidente dell'Adiconsum provinciale a L'Eco di Bergamo -. Dal punto di vista degli acquisti, abbiamo notato che la gente ha preso il cashback come un gioco e di conseguenza si sono incrementate anche le vendite negli esercizi commerciali. Ora speriamo che il governo dia altri segnali alle categorie più deboli, perché c’è la necessità di assistere chi è senza lavoro o chi ha altre problematiche sociali».

Lo stesso pensiero è venuto da Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori Bergamo, il quale ritiene che il metodo di dare un premio agli utilizzatori del pagamento elettronico sia servito per incentivarlo in maniera positiva, tenendo conto che è stata ampliata la platea dei beneficiari (anche se le categorie più disagiate potrebbero aver fatto fatica ad accedere a questa modalità) e che l'iniziativa è finanziata con i soldi di tutti i cittadini. Di conseguenza, nel caso dovesse essere riproposta dopo lo stop di quest'estate, troverebbe sicuramente il parere positivo della sua associazione.

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