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Da sabato (13 marzo) chiude il Despar in via Suardi. Resta aperto quello di via Furietti

La notizia è stata comunicata durante la IV Commissione regionale per le attività produttive. Carretta: «Per ora scongiurata la chiusura dell'altro punto vendita cittadino»

Da sabato (13 marzo) chiude il Despar in via Suardi. Resta aperto quello di via Furietti
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Sabato prossimo, 13 marzo, il supermercato Despar in via Suardi chiuderà definitivamente. I lavoratori del punto vendita in via Furietti invece, almeno per il momento, possono tirare un sospiro di sollievo.

La conferma è arrivata a margine dell’audizione al tavolo della IV Commissione regionale sulle attività produttive, richiesta dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta. Il supermarket di via Suardi, stando a quanto ha dichiarato il consulente del lavoro Faini, avrebbe incassato nell’ultimo periodo cifre prossime allo zero.

«Ho sollecitato l’esigenza di salvaguardare i livelli occupazionali di queste aziende – sottolinea il consigliere regionale -. Fanno parte di un comparto che, dati alla mano, ha subito meno di tutti gli altri la crisi sanitaria ed economica dell’ultimo anno».

Un gruppo aziendale in difficoltà

La crisi del gruppo Alco, che tra i tanti supermarket in Lombardia gestisce anche quelli a marchio Despar a Bergamo, Lovere e Chiuduno, è nota da tempo: stipendi non pagati che si accumulano, mancanza di notizie sull’evoluzione della trattativa di cessione aziendale e la prospettiva di un futuro incerto sono soltanto alcune delle ragioni che agitano nella Bergamasca una sessantina di lavoratori.

A livello lombardo, oltre a Despar, la società bresciana gestisce anche i marchi Eurospar, Interspar e Alta Sfera Cash&Carry e conta circa 750 lavoratori, nella maggior parte donne. «Auspico che le trattative di cui si è appreso in queste ore vadano a buon fine – conclude Niccolò Carretta – e si riesca nel più breve tempo possibile a riaprire i punti prossimi alla chiusura, ma anche a rafforzare la rete di approvvigionamento e fornitura di quelli che resteranno aperti. Sono vicino a tutte le lavoratrici e ai lavoratori coinvolti; ho chiesto che già la settimana prossima ci sia un nuovo aggiornamento con la proprietà e le sigle sindacali che ringrazio per il loro lavoro».

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