La denuncia

I "Click Day" sono una discriminazione alle piccole imprese: Confartigianato presenta un esposto

Per l'associazione, questo strumento da il là a «possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza»

I "Click Day" sono una discriminazione alle piccole imprese: Confartigianato presenta un esposto
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I cosiddetti “Click Day” sono al centro di un esposto che Confartigianato ha inviato nei giorni scorsi all'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Si tratta di una forma di assegnazione di incentivi finanziari alle imprese basata sull'assegnazione temporale. In poche parole: il primo a richiederli, prende gli incentivi. Ma per Confartigianato questo strumento da il là a «possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza».

Questo sistema di assegnazione, secondo l'associazione, porta infatti all'esaurimento delle risorse in un arco temporale molto breve, con una «irragionevole e illegittima discriminazione ai danni di alcune imprese». Le più colpite sarebbero soprattutto quelle medio-piccole, vittime di una «disparità di trattamento» a favore di imprese che «ne risultano avvantaggiate».

Nell'esposto, l'associazione ha voluto denunciare «le criticità, i blocchi di sistema operativo, le anomalie e la discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche» legate proprio all'esigenza di rapidità dei sistemi informatici utilizzati per richiedere gli incentivi.

«Chiediamo pertanto che anche Parlamento e Governo si facciano carico della questione per modificare questa modalità di distribuzione delle risorse – dichiara Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Imprese Bergamo – che, senza essere giustificata da ragionevoli esigenze, crea un’illegittima discriminazione tra le imprese e li sollecitiamo a individuare modalità più consone anche alla dimensione organizzativa e informatica delle piccole e piccolissime imprese».

Come spiegato dallo stesso presidente, «si tratta di una situazione paradossale, che mette in estrema difficoltà le imprese, soprattutto le più piccole che, con la necessità di inserire la domanda allo scattare del tempo utile, tra blocchi informatici, anomalie del sistema e l’esaurimento pressoché immediato delle risorse disponibili, si trovano spesso estromesse dalla partecipazione ai bandi».

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