Scalve Mountains

La Val di Scalve cala l'asso: ben trenta milioni di investimenti per rifiorire

Un gruppo di investitori locali ha deciso di investire ingenti risorse per far crescere il settore turistico. In campo anche l'Università

La Val di Scalve cala l'asso: ben trenta milioni di investimenti per rifiorire
Pubblicato:
Aggiornato:

Quando una piccola realtà territoriale come la Val di Scalve, con poco meno di 4 mila abitanti, viene interessata da ingenti investimenti pubblici e privati (circa 30 milioni di euro), come governare i cambiamenti che si innescano e soprattutto come fare affinché ci siano profonde e durevoli ricadute economiche e sociali? Questa è la sfida inedita davanti a cui si trova oggi la valle.

Per contribuire a vincere questa partita e a far crescere il settore turistico, è nato Scalve Mountain, un gruppo costituito da alcuni imprenditori locali: Ernesto Duci (Impresa Duci S.r.l.), Gianmario Morandi (Gi.Mec. S.r.l.), Marco Moreschi (Moreschi S.r.l.), Gianantonio Pizio (Alpen Chalet, Rifugio Vivione, Pizio Sport), Massimiliano Belingheri, nuovo proprietario degli impianti di sci di Colere (Scalve Sarl), affiancati dal commercialista Gianni Toninelli.

Con la consapevolezza che le azioni da mettere in campo per cogliere questa grossa opportunità vanno vagliate e condivise fin dall’inizio con tutti, dalle Amministrazioni, agli abitanti, dalle realtà associative, a quelle commerciali e imprenditoriali, Scalve Mountain ha messo a fuoco alcuni obiettivi a breve e medio termine, riassunti in un programma che verrà illustrato in un incontro pubblico martedì 6 settembre.

Dicono gli organizzatori: «I punti strategici sono sei: contribuire a uno sviluppo del turismo sostenibile, che mantenga e migliori lo straordinario contesto ambientale e preservi la valle in tutto ciò che ha di unico; avviare strumenti di comunicazione che promuovano la conoscenza e la fruizione del territorio; creare alleanze e sviluppare azioni congiunte con i territori limitrofi; valorizzare la realtà sociale della Val di Scalve, supportando e coordinando le iniziative già presenti; formare per l’accoglienza, mediante la proposta di modelli di organizzazione delle attività commerciali e ricettive; promuovere e sostenere un sistema di intrattenimento/offerta in linea con il piano di promozione turistica e di comunicazione, nel rispetto delle qualità del territorio».

Confrontarsi, sperimentare, proporre e applicare le migliori soluzioni: Scalve Mountain intende così favorire la nascita di un’attività. (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 8 settembre, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali