Tavolo permanente

Sciopero dei benzinai congelato dopo l’incontro col Governo

I gestori avevano minacciato la chiusura dei distributori dal 24 al 27 gennaio, oltre che un presidio sotto Montecitorio

Sciopero dei benzinai congelato dopo l’incontro col Governo
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Tregua tra benzinai e Governo dopo l’incontro avvenuto ieri, venerdì 13 gennaio, a Roma con i rappresentanti di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. La categoria aveva minacciato uno sciopero dal 24 al 27 gennaio contro il nuovo decreto, che impone di esporre accanto ai propri prezzi al distributore quelli indicati dal bollettino del Ministero dell’Ambiente, oltre che di segnalare quotidianamente ogni variazione dei costi. La delegazione del Governo era composta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano e dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo.

Le nuove norme avevano fatto infuriare i gestori, i quali avevano accusato l’Esecutivo di voler scaricare la colpa su di loro per il mancato rinnovo del taglio delle accise, stabilito lo scorso marzo dal governo Draghi, che aveva portato a inizio mese a un nuovo aumento dei carburanti. Una responsabilità che i distributori rifiutano, dato che sono costretti a esporre i prezzi decisi dalle compagnie petrolifere ed hanno un guadagno medio di 3-3,5 centesimi al litro.

Il chiarimento con la categoria

Le sigle hanno dichiarato che il chiarimento col Governo è stato «apprezzato», soprattutto perché «ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l'aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato. Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui». Tuttavia, non è stato ancora revocato lo sciopero, che potrebbe ancora avere luogo. A tal proposito, i rappresentanti hanno parlato di «un percorso che può portare a rivalutarlo», che passerebbe anche attraverso «l'esame del testo del decreto una volta emanato».

Gli impegni del Governo

Gli esponenti politici, infatti, dopo aver chiarito che nessuno voleva incolparli dell’aumento dei carburanti, si sono impegnati a recepire i suggerimenti del settore. Inoltre, potrebbe essere rivisto l’obbligo di affiancare i due prezzi al distributore, tramutandolo in un confronto dei prezzi disponibile online per i consumatori. C’è stato l’impegno a creare un tavolo permanente con la categoria, il cui primo incontro sarà martedì prossimo, per confrontarsi periodicamente con gli operatori sui provvedimenti da adottare nel settore.

Negli scorsi giorni, il governo meloni ha incontrato anche le associazioni dei consumatori, che hanno proposto di ridurre i prezzi ai distributori Eni, di affiancare a mister Prezzi delle associazioni di consumatori e utenti, e di eliminare le accise attraverso una maggiore tassazione degli extraprofitti.

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