Dopo la mobilitazione durata 8 ore dell’11 dicembre, i lavoratori della Sematic di Osio Sotto tornano a incrociare le braccia per un altro intero turno di lavoro. Per domani, mercoledì 16 dicembre, i dipendenti dell’azienda metalmeccanica (parte del gruppo Wittur) annunciano un ulteriore sciopero di 8 ore contro la decisione di delocalizzare gran parte della produzione all’estero, in Ungheria. Una delocalizzazione che lascerebbe senza prospettive di occupazione ben 190 lavoratori.
«Per i dipendenti pesa il fatto di non sapere quale sarà il loro destino – sottolinea Claudio Ravasio della segreteria Fiom-Cgil provinciale -, ma pesa anche la penalizzazione economica dovuta alla Cigo “Emergenza Covid”, che l’azienda utilizza impropriamente come conseguenza della scelta di spostare gran parte delle produzioni nello stabilimento ungherese. I lavoratori esigono risposte al più presto».
Il caso Sematic era arrivato anche in Provincia, in Regione e soprattutto al MiSE, il Ministero dello Sviluppo Economico, dove lo scorso 30 settembre si era svolta un’audizione tra le parti sociali e aziendali; un tavolo di crisi cui era seguito da parte della direzione del gruppo Wittur nient’altro che il silenzio. Queste ulteriori 8 ore di sciopero fanno parte di un pacchetto di 16 annunciato qualche giorno fa. Il presidio dei lavoratori avrà inizio davanti all’azienda alle ore 7,15 e nel corso della mattinata si sposterà nel piazzale del rondò di Zingonia, vicino al Carrefour.