Diciottomila presenti

Bagnati fradici, ma felici

Bagnati fradici, ma felici
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Bagnati e felici, con la fiducia che i tre gol di sabato e i tre punti dalla zona europea confermati domenica dalle altre gare del turno di Serie A hanno sancito. È stato un brutto fine settimana solo dal punto di vista meteorologico per i tifosi della Dea, il successo sul Parma proietta infatti l'Atalanta verso le zone più interessanti della graduatoria e apre scenari difficili da immaginare solo dieci giorni fa.

Sabato di pioggia, pre-partita senza coreografia. La gara con i ducali avrebbe dovuto essere caratterizzata da una bellissima coreografia organizzata dalla Nord, ma il maltempo ha mandato all'aria tutto e costretto i tifosi della Curva a rimandare lo spettacolo. Fin dalle 13.30 sulla zona dello stadio pioveva con insistenza e organizzare qualcosa di grandioso con tutti i tifosi che salgono sui gradoni fradici sarebbe stato molto rischioso per la buona riuscita della coreografia. Al momento dell'ingresso in campo delle squadre, il colpo d'occhio è stato comunque importante e oltre diciottomila persone erano al loro posto per tifare la Dea. Certo, pensando allo stadio che sarà è commovente vedere così tante persone che sfidano le intemperie per sostenere l'Atalanta, ma il conto alla rovescia ormai è partito e si tratta di una dolcissima attesa.

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Primo tempo: bene Berisha e zero gol. Le squadre sono entrate in campo con tanti bambini ad accompagnare i giocatori (un ritorno al passato, speriamo che duri nel tempo) e la prima sorpresa è arrivata al momento del sorteggio: quel volpone di Bruno Alves conosce la forza dei nerazzurri quando attaccano sotto la Nord nel secondo tempo e allora ha scelto di invertire la tendenza. In avvio di gara, la Dea ha tenuto in mano le redini del gioco. Il pubblico per diversi minuti ha visto solo una squadra fare gioco e quando il Parma si è fatto vedere con Ceravolo (di tacco) dalle parti di Berisha, ecco la prima bella conferma di giornata: nonostante esperienze pregresse poco rassicuranti con la pioggia, il numero 1 albanese ha fatto una bella parata e in generale ha dimostrato di stare sempre in partita.

Ripresa con nubifragio di gol. Nel secondo tempo, con la Dea continuamente proiettata in avanti, ecco arrivare il vantaggio con il primo gol fortunoso a favore dei bergamaschi dopo tempo immemore. La ripartenza di de Roon e il sinistro da fuori di Ilicic sono l’esempio perfetto di come si gestisce una transizione offensiva e la deviazione di Gagliolo in porta è il giusto premio per una squadra che poco prima aveva rischiato l'immeritat9o svantaggio su un'azione di Gervinho. Il pubblico di Bergamo si è poi esaltato con Palomino e Mancini; quei tre minuti di attesa per la conferma del 2-0 da parte del Var sono il prezzo da pagare per non avere errori marchiani contro e, sotto gli occhi di Rizzoli in tribuna, il direttore di gara si è ben comportato: sugli spalti, i tifosi hanno applaudito e il battito di mani sarebbe stato ancora più forte se lo stesso capo degli arbitri avesse ripetuto al microfono quanto confidato prima della gara davanti al caffè: a Firenze l’Atalanta è stata vittima di un brutto errore. E c’è qualcuno che ha parlato di arbitro ineccepibile...

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Antonio da Livorno

Dopo il fischio finale, occhi sulle altre sfide. Al 95’, dopo un’ora e mezza di secchiate d’acqua e con tre gol (più una splendida traversa di Ilicic) negli occhi, il pubblico orobico ha iniziato il ritorno verso casa. Qualcuno con bandiera olandese in parterre Ubi ha ricevuto anche la maglia di de Roon, protagonista del solito bellissimo giro di campo; altri invece, come Antonio da Livorno, hanno concluso la giornata allo stadio facendo ritorno verso casa mentre tutti si sono organizzati la domenica tra le attività più disparate e... Livescore per seguire gli altri match di campionato. La piattaforma digitale che monitora i risultati delle partite del calcio mondiale offre sempre aggiornamenti costanti su come vanno le altre partite; così, tra un giro all’Ikea o un pranzo domenicale in famiglia, un po’ tutti hanno controllato la situazione delle avversarie e arrivare a domenica sera con tre punti di ritardo sull’Europa e sei di vantaggio sulla Serie B (spauracchio di pochi nell’ultimo periodo) è come rientrare a casa dopo una giornata al freddo e trovare polenta e coniglio fumanti sul tavolo. Con un bel bicchiere di rosso, da bere alla salute della Dea.

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