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Il panettone della pasticceria Morlacchi allo Chartreuse in vendita nel monastero francese di Voiron

L'accordo tra l'impresa bergamasca e i monaci certosini, gli unici a produrre l'alcolico, ha creato dolci straordinari

Il panettone della pasticceria Morlacchi allo Chartreuse in vendita nel monastero francese di Voiron
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Il suo colore verde intenso è 100 per cento naturale, grazie alla clorofilla, e il suo sapore delicato lo rende apprezzato se non a tutti, a tanti palati, senza contare che solo i monaci francesi di Voiron conoscono la sua ricetta e l'identità delle 130 piante usate. Non è un indovinello, ma la descrizione del liquore Chartreuse, diventato da qualche anno protagonista delle creazioni della pasticceria Morlacchi per inventare versioni sorprendenti di torte, ma soprattutto di dolci natalizi come il torrone e il panettone.

Entrambi i prodotti sono stati tra i più gettonati in questi mesi di feste, anche se il torrone in realtà lo si può trovare in vendita nella rinomata e pluripremiata pasticceria di Zanica per tutto l'anno. Per arricchire il tradizionale torrone Morlacchi del sapore del liquore dei monaci francesi dell'ordine dei Certosini, le mandorle vengono lasciate marinare nello Chartreuse prima di essere aggiunte all’impasto.

Per il panettone, la Morlacchi spiega sulla propria pagina social: «Dopo la cottura, il panettone verrà lasciato capovolto a raffreddare per un’intera notte. Una volta raffreddato viene iniettato con delle apposite siringhe uno sciroppo a base di Chartreuse Verde, di conseguenza la pasta del panettone assorbirà lentamente tutti gli aromi alle erbe di questo pregiato liquore». Una parte della produzione viene spedita all'azienda centenaria Chartreuse, dove anche quest'anno i panettoni sono andati a ruba.

L'accordo fra le due aziende, stipulato già qualche ano fa; la determinazione nel trovare dosaggi e metodi per esaltare il liquore nelle preparazioni dei fratelli Soldo, che oggi si occupano della produzione della pasticceria fondata da Gianni Morlacchi negli anni '70; il connubio di gusti e sapori che si crea nei palati di chi assaggi questa versione particolare del torrone o del panettone fanno pensare che l'esperimento, ormai provato da almeno un lustro, sia decisamente riuscito.

 

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