706 abbonamenti

Bergamo jazz 2023 chiude con numeri record e un nuovo direttore artistico per il 2024

Sarà Joe Lovano a programmare il palinsesto per la prossima edizione di un festival in crescita e che ha contato più di mille presenze a sera

Bergamo jazz 2023 chiude con numeri record e un nuovo direttore artistico per il 2024
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Un numero di presenze alto come non mai, arrivando a battere ogni record, anche delle edizioni pre-pandemia. Bergamo Jazz 2023 con i suoi 706 abbonamenti alle tre serate al Teatro Donizetti ha superato il 2017, altro anno d'oro che però si era fermato a 692. E se la serata del 24 marzo stupisce con i suoi 1.164 biglietti staccati, in ciascuna delle due successive la quota toccata è ancora più alta, 1.180. Oltre 6.300 quelle complessive delle quattro giornate, alle quali si aggiungono i 2.200 ragazzi che hanno preso parte agli incontri didattici del CdPM. Il progetto è in crescita e per il 2024 pensa già in grande con una novità importante come l'arrivo alla sua direzione artistica di Joe Lovano.

Il nuovo direttore artistico

Il grande sassofonista americano, da decenni figura centrale del panorama jazzistico contemporaneo, ha accettato con entusiasmo di firmare il programma di Bergamo Jazz 2024, che si svolgerà da 21 al 24 marzo. Il 24 ottobre prossimo, Joe Lovano sarà a Bergamo per presentarsi e tenere un concerto al Teatro Sociale insieme al chitarrista danese Jakob Bro. «In quanto musicista creativo che vive nel mondo della musica, sono onorato di poter dare il mio contributo a uno dei più bei festival jazz oggi sulla scena internazionale - è il commento del musicista - Un festival che rispecchia l’attualità e che pone riflessioni e proiezioni sul futuro della nostra musica».

Respiro internazionale

Tornando al presente, o meglio al più recente passato, per Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, quella del 2023 è stata un'edizione «che conferma Bergamo Jazz come immancabile appuntamento di respiro internazionale. Un ringraziamento speciale va a Maria Pia De Vito, direttrice artistica degli ultimi quattro anni. Anni difficili, ai quali siamo riusciti a reagire nel migliore dei modi con il generoso impegno da parte di tutti».

Un fiore all'occhiello 

Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione, ricorda il valore generale del festival: «Bergamo Jazz è uno dei punti forti della nostra programmazione, un festival che da lungo tempo ormai attira molto pubblico da tutta Italia e, in misura sempre maggiore, anche dall’estero. I risultati conseguiti quest’anno ci permettono di guardare con serenità e orgoglio al futuro di questa manifestazione».

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