Bella iniziativa

Al Monterosso la prima mensa di comunità: «Non state a casa soli, siete tutti invitati»

Nei primi tempi sarà attiva solo il sabato, poi si vedrà la richiesta. A cucinare ci saranno i volontari del centro di aggregazione

Al Monterosso la prima mensa di comunità: «Non state a casa soli, siete tutti invitati»
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di Matteo Rizzi

«Un sogno che avevamo da tempo, che finalmente è diventato realtà»: è con queste parole che Mario Vita, presidente del Centro di Aggregazione di Monterosso, saluta la nascita della mensa della comunità del quartiere.

Inaugurata mercoledì 23 marzo con la partecipazione, tra gli altri, di Marcella Messina (assessore alle politiche sociali del Comune di Bergamo, in rappresentanza del sindaco Gori che, per via degli ormai noti problemi di positività al Covid, non ha potuto presenziare), la mensa vuole essere un servizio pensato per tutto il quartiere.

«C’è tanta solitudine - spiega Mario Vita - e vediamo e sentiamo di tante persone che non escono di casa perché non sanno dove andare e con chi passare il tempo. Vogliamo che questo posto sia uno spazio aperto, in cui poter venire in qualsiasi momento. La mensa è un servizio pensato anche per tutte quelle persone che non sempre possono permettersi un pasto, ma anche, ad esempio, per persone giovani che magari accompagnano o vengono a prendere i figli all’asilo qui vicino e hanno bisogno di fermarsi a mangiare. Insomma, crediamo che questa mensa possa servire a tante persone e siamo contenti che sia partita».

Nei primi tempi questo nuovo servizio sarà attivo soltanto il sabato: «Iniziamo così, ma siamo pronti a implementarlo anche a più giorni alla settimana in caso si mostrasse esserci la richiesta». A cucinare e a preparare ci saranno i volontari del centro di aggregazione: «A loro va il mio ringraziamento più grande - osserva Vita - perché si è creato un clima amichevole e accogliente che rende più facile portare avanti queste iniziative. Siamo una buona squadra e insieme possiamo fare tanto».

Oltre al servizio sul posto, i volontari del centro sono disponibili ad andare incontro alle richieste dei cittadini del quartiere: «Vorremmo essere un punto di riferimento per tutti. Sicuramente potremmo anche portare i pasti nelle case, se dovessero richiedercelo, e in generale ad ascoltare tutte le necessità. In ogni caso, sono già arrivate le prime richieste di persone che ci chiedono come poter usufruire di questo servizio». I posti disponibili sono una trentina, per ora. Primo menù: lasagne, arrosto con patate, dolce e bevande, il tutto a 5 euro.

Un pensiero, infine, alla situazione in Ucraina: «Sono già arrivati anche a Bergamo i primi profughi e sappiamo che molto probabilmente, purtroppo, sempre più persone saranno costrette a scappare. Io vorrei dire a tutti coloro che si troveranno nei dintorni e verranno a conoscenza di questo posto, che noi saremo prontissimi ad accoglierli nella nostra comunità, anche attraverso questa mensa».

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